L’Aïd el Kébir (festa del sacrificio) si svolgerà in Marocco, con probabilità, il 27 ottobre 2012, ma sarò più preciso tra qualche giorno, in quanto, come tutte le feste religiose islamiche, è strettamente correlata al cambio della luna. Questa festa ha la durata di alcuni giorni ed è la più importante dell‘Islam, simbolo di sottomissione totale di Abramo e, per estensione, di tutti i credenti in Dio (Allah). Ha luogo il 10° giorno del Dhou al Hijja, ultimo mese del calendario musulmano e segna la fine del pellegrinaggio alla Mecca. Secondo il Corano, Abramo, inviato di Dio, obbedendo ad un comandamento divino, si apprestò a sacrificare il suo unico figlio, Ismaele, nato dalla sua unione con Hajar, una ex serva della sua prima moglie Sarah, quando l’Arcangelo Gabriele sostituì, nel momento dell’uccisione, un montone a Ismaele. Questo avvenimento è situato in prossimità della Mecca e, per sottomissione a Dio, Abramo è considerato come il migliore dei musulmani. Secondo la Bibbia invece, Abramo è un discendente di Noè. Obbedendo a Dio si apprestò a sacrificare il figlio Isacco, nato dalla sua prima moglie Sarah, e tre erano gli angeli presenti. Abramo cacciò nel deserto la sua serva Hajar e il loro figlio Ismaele. L’intervento di Dio salvò poi Isacco e l’avvenimento è situato a Gerusalemme. L’animale da sacrificare (il montone) non deve essere ucciso all’istante ma dissanguato. Secondo la legge islamica, questa operazione spetta al capofamiglia, che può delegare un sacrificatore riconosciuto, e deve essere compiuta dopo la preghiera dell’Aïd, venti minuti circa prima dell’alba, chiamata da un Imam. Il montone deve essere poi diviso in tre parti uguali; una per la famiglia, una per i vicini e amici e l’ultima, composta dai pezzi più prelibati, deve essere donata i poveri. Nel Maghreb e in Egitto si utilizza il nome Aïd el Kébir (grande festa) per distinguerla dall’Aïd el Seghir (piccola festa), che segna la fine del Ramadan. In diversi paesi dell’Africa come il Mali, il Niger, il Senegal e il Benin la festa dell’Aïd El Kebir è chiamata Tabaski, mentre per una parte degli Amazighs (berberi) dell’Africa del nord è chiamata Tafaska. In Arabia Saudita e negli altri Paesi musulmani è chiamata Aïd el Adha. Posterò in seguito sugli aspetti sociali, culturali e folcloristici di questa festività, importante e spettacolare, che può essere poco tollerata dai turisti occidentali in quanto sono momenti abbastanza forti e violenti; si calcola che circa 5 milioni di montoni vengono sgozzati nella mattina del Aïd in Marocco. Quindi a tutti gli animalisti e alle persone estremamente sensibili, consiglio di non raggiungere il Marocco( e comunque i Paesi musulmani) in quei giorni.
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