Un’associazione per sostenere e diffondere le ragioni di una politica energetica nazionale che non escluda il ricorso alla fonte nucleare e, allo stesso tempo, opporsi ad un eventuale referendum abrogativo.
E’ OKnucleareNOreferendum, costituita dalla Associazione Italiana Nucleare (AIN) e dal movimento ecologista europeo Fare Ambiente.
L’annuncio, da parte dei rispettivi presidenti, Enzo Gatta e Vincenzo Pepe, è arrivato contemporaneamente alla costituzione del Comitato contro il referendum antinucleare.
L’Ain ha anche espresso l’auspicio che la decisione del Governo di abrogare la legge relativa alla realizzazione in Italia di un programma di
costruzione di impianti nucleari di nuova generazione non porti ad un nuovo stallo politico pluriennale su scelte di strategie energetiche e ambientali fondamentali per il Paese.
“E’ importante adesso – ha dichiarato Enzo Gatta, presidente di Ain -
che l’Italia partecipi a pieno titolo, con la sua Agenzia per la Sicurezza Nucleare, agli stress test europei che dovranno riconfermare lo stato di sicurezza delle centrali europee e gli eventuali adeguamenti nella sicurezza degli impianti e nelle modalita’ di gestione dei rischi, cosi’ da acquisire autonomamente piena confidenza delle norme secondo cui
saranno costruite future centrali in Europa.”
L’auspicio è che il Governo tenga fede, in un futuro ravvicinato,
all’impegno di una sede di confronto strategico nazionale sulla politica più adeguata per dotare l’Italia di un mix energetico che corrisponda alle esigenze del Paese, al miglioramento ambientale e alle ambizioni di crescita dell’Italia.
Ain ritiene che l’opzione nucleare debba far parte di questa riflessione strategica, in quanto le ragioni di fondo a suo supporto (sicurezza degli approvvigionamenti, limitazione delle emissioni di CO2, stabilita’ dei prezzi, positive ricadute sull’industria manifatturiera italiana) sono tuttora valide.
Ain, il mondo della ricerca e dell’Universita’ e la comunità tecnico-scientifica nazionale sono pronte a fare la loro parte per diffondere la consapevolezza sullo stato effettivo della sicurezza degli impianti nucleari della terza generazione e sui vantaggi economici, ambientali e di crescita qualitativa e quantitativa per la nostra industria che
l’opzione nucleare garantirebbe, in un mix più equilibrato di fonti energetiche per l’Italia. Ain auspica inoltre che le scelte future del Governo e del Parlamento in materia di strategie energetiche mirino a salvaguardare l’attività dell’industria italiana e degli operatori di servizi elettrici che, in questi mesi, si sono impegnati a sostenere il Governo
nella riapertura dell’opzione nucleare: tali industrie hanno già effettuato investimenti e, ancor più, hanno stretto accordi internazionali, che non sarebbe giusto venissero vanificati e annullati. Cosi’ come sarà fondamentale l’impatto delle decisioni di oggi sul mondo della formazione e della ricerca: faticosamente si era avviato un processo di
riattrazione delle risorse sul tema nucleare, che ora rischia di essere bruscamente interrotto
Fonte: NucleareBlog