Alessandro Soragna per La Gazzetta dello Sport
Schiarite in vista per il futuro degli Aironi in Celtic League. L’incontro di ieri da franchigia, Regione, Fir e comune di Viadana, ieri al palazzo Lombardia di Milano, ha portato a un comunicato congiunto che sottolinea «la volontà di continuare a lavorare per
trovare una soluzione». Una situazione assai differente rispetto alla rottura di inizio mese sull’asse Roma-Viadana. Il 6 aprile scorso, di fronte alle difficoltà economiche e alle richieste d’aiuto della franchigia, il consiglio federale revocato la «licenza celtica» agli Aironi, aprendo un bando per le prossime due stagioni (scadrà domani) e prefigurando un intervento diretto, se non ci fossero, come pare, alternative private credibili. La minaccia di diffida da parte della franchigia, con il rifiuto di rispondere al nuovo bando, avevano poi innalzato i toni. Nel frattempo però è intervenuta la mediazione della Regione, che per l’adeguamento delle strutture viadanesi agli standard celtici ha investito 4,2 milioni, 1,4 dei quali già spesi. Un impegno che, ha fatto capire il Pirellone, sarà rispettato solo in caso di conferma
della licenza a Viadana.
Nel comunicato si fa cenno a un «piano di contenimento dei costi» sul quale gli Aironi
stanno lavorando, in modo da poter presentare la nuova candidatura entro domani, in occasione della scadenza del bando. Il Consiglio Federale convocato a Bologna per venerdì metterà un punto definitivo alla questione.
Il presidente federale Giancarlo Dondi conferma: «C’è la volontà di concludere positivamente la vicenda», spiega, facendo poi eco alle parole espresse dal patron degli Aironi Silvano Melegari dopo la sfida con gli Scarlets su un’altra questione scottante, la copertura tv: «L’intenzione è quella di proseguire con Rai, ma a fronte di maggiori garanzie.
Almeno le partite interne dovranno essere trasmesse in diretta, altrimenti potremmo valutare altre opzioni».