On line da Giugno il nuovo progetto nella Silicon Valley vuole essere un nuovo step verso il social networking.
Altri strumenti hanno facilitato nel tempo strumenti di gruppo in video per primo Skype entrato nell’uso comune ha introdotto un nuovo modo di fare call conference non necessariamente di natura lavorativa.
Airtime è un servizio web-based chat video che introduce gli utenti tra di loro sulla base dei loro interessi comuni su Facebook, insieme con “amici di amici” gradi di separazione dei dati e la posizione. È possibile scegliere i parametri con cui sarete collegati quando si accede al sito … e poi attendere e vedere con chi è possibile video chattare.
Release e nuove futures sono in rilascio, infatti da poco è possibile registrare un messaggio video e condividerlo su Twitter o Facebook, o anche inviarlo per posta direttamente ad un amico di Facebook. Inoltre, chiunque in qualsiasi momento può scegliere per vedere il video sul Airtime.
Naturalmente, il targeting contestuale e comportamentale sono stati fin’oggi i pilastri dell’advertising online ormai da anni. Questa potrebbe essere la svolta business dello strumento, che ad oggi, pare non sia stato ancora utilizzato con questi fini, ma solo da alcuni early adopter e utilizzatori di Facebook Addicted che vi si sono collegati per discorrere con amici e probabili utenti in cui rincorrere “affinità elettive”.
Altre svolte che potrebbero esserci per questo strumento sono i Focus Group on line, in cui il panel di utenti è possibile pre-selezionarlo sulla base degli interessi e affinare poi la scelta, oppure potrebbe diventare un buon luogo per preparare incontri con personaggi televisivi e scrittori come accade talvolta su Twitter con incontri programmati in cui gli utenti possono fare domande e dibattere su argomenti specifici.
Non tutto è oro quello che luccica, i punti deboli della piattaforma sono molti, dalla possibilità che in prevalenza venga utilizzato da utenti interessati ad incontri per così dire “osè”, al più banale scoglio all’approccio tecnologico (forse non tutti sono pronti a condividere commenti e contenuti video ). Ma sopratutto, AIRTIME riuscirà a far percepire il valore aggiunto ai suoi probabili utenti? In fondo esistono altri strumenti simili in rete per esempio Ustream, o Google + basterà il colosso Facebook per vincere la sfida? Stiamo alla finestra e vediamo cosa succede
.Un articolo su AIRTIME è consultabile anche qui.
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L'autoreCristina Raso
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