Aiutiamoli a fallire
Creato il 20 luglio 2012 da Mente Libera
-
L’Eurozona ha in programma di riportare l’economia al sedicesimo secolo, al feudalesimo,Quando i proprietari terrieri e i banchieri erano la classe privilegiata. Il loro progetto è di ritornare a quei tempi.
Michael Hudson docente emerito di economia University of Missouri
Tenendo presente che questo governo di noneletti e tutti i nostri politici hanno come come obbiettivo
di salvare le banche e gli interessi speculativi immensi di un migliaio di amici di Monti e Draghi, e per quelli degli industriali Neomercantili tedeschi protetti dalla Merkel, a milioni dobbiamo soffrire terrorizzati dall’isteria del deficit.
AIUTIAMOLI A FALLIRE VERAMENTE
solo in questo modo c’è la possibilità di una rinascita,dove lo stato aiuta il cittadino,
dove lo stato tratta gli Italiani in modo uguale non come adesso dove c’è chi deve lavorare 50 anni per una misera pensione e a chi bastano pochi anni per un ricco
vitalizio.ritornare alla moneta sovrana,Tassa fissa per tutti al 15%,cambiare la riforma delle pensioni,cambiare la costituzione,ma finchè l’eurorzona resta in piedi abbiamo davanti solo sacrifici sofferenza e disperazione,allora aiutiamoli a fallire,come:
Le scelte che si possono fare per portare lo Stato al fallimento sono varie,da piccole cose
a scelte piu’ impegnative,ma bisogna essere in tanti per avere un impatto devastante.
scelte poco impegnative;
Smettere di giocare al lotto e a tutti i giochi dei monopoli,lotto enalotto,superenalotto
gratta e vinci,giochi d’azzardo on line ,poker on line roulette om line ,scommesse,anche le slotmachine dei bar portano il 30% all’erario.
Smettere di comprare sigarette dei monopoli di stato Italiano e tutti i prodotti dei monopoli.
Limitare ogni tipo di spesa dagli alimentari ,vestiti,beni superflui.
se possibile adottare una dieta vegana ,acquistare direttamente dal contadino
Limitare al massimo l’acquisto di carburanti nella benzina c’è una lista infinita di tasse
Limitare al massimo aquisto di farmaci il farmaco è veleno fa piu’ male che bene
nel caso di acquisti o spese varie non richiedere lo scontrino
usare contante,no a carte di credito e bancomat,
no a BOT BTP CCT AZIONI e investimenti vari
Scelte impegnative
Ritirare tutti i soldi dalle banche, chiudere i conti correnti (capisco il problema per chi ha i mutui o a chi arrivano gli stipendi direttamente sul conto) io ho ritirato i soldi un po alla volta e cerco di usare il conto il meno possibile
per le scelte impegnative ce ne sono parecchie illegali punibili a norma di legge.
Ognuno puo’ arrivarci da solo e fare le proprie scelte a seconda della situazione in cui si trova.meno soldi arrivano allo stato centrale e piu’ vicino è il suo crollo
Sciopero Fiscale
Lo sciopero fiscale ha antiche e nobili radici storiche. Sciopero fiscale non significa evasione fiscale. Proprio oggi, a ridosso di una manovra correttiva che condanna le fasce meno abbienti all’abbandono a se stesse, si dovrebbe rispolverare questo potente strumento di lotta democratica, sorretto dal principio fondamentale “no taxation without representation”. Ed ironia della storia, lo sciopero fiscale si ritorcerebbe contro coloro che negli anni hanno ventilato l’idea di un’iniziativa popolare di rottura rispetto alle Istituzioni che ne rappresentano la sovranità.
Lo sciopero fiscale ha antiche e nobili radici storiche. Addirittura la Bibbia riferisce del primo caso documentato di sciopero fiscale. Nel I secolo a.C., gli Zeloti di Giudea, come forma di lotta, si rifiutarono di pagare i tributi all’Impero Romano. L’Impero schiacciò gli “evasori” e annichilì la protesta nel sangue.
Sono tanti i fatti che dimostrano come nei secoli la resistenza fiscale si sia caratterizzata come forma di lotta del popolo e degli ordini religiosi contro il potere temporale dominante. Ma la più grande esperienza di lotta fiscale è quella che scatenò la rivoluzione americana fino alla costituzione degli Stati Uniti d’America. I coloni si rifiutarono di pagare le tasse alla Gran Bretagna, con la colonna sonora del ritornello “No Taxiation Without Representation”. In pratica, quella che oggi, a torto o a ragione, è considerata la più moderna e completa democrazia del Pianeta è nata da uno “sciopero” fiscale.
Anche la rivoluzione francese ebbe un profilo fiscale; il tartassato popolo francese mal digeriva la propria fame condita di tributi da versare ad una aristocrazia sempre più ingorda.
In occasione delle due grandi guerre mondiali si organizzarono, specie tra cristiani statunitensi, molti gruppi di evasori fiscali, con il fine manifesto di non finanziare i conflitti bellici. L’esperienza si ripeterà negli Stati Uniti d’America durante la guerra del Vietnam, con gesti eclatanti di politici di primissimo piano nella vita politica americana di quel tempo.
Tornando indietro di qualche decennio, fu il Mahatma Gandhi ad adottare la protesta fiscale come strumento di lotta per l’indipendenza dell’India dalla corona britannica. Gandhi disse “Rifiutarsi di pagare le tasse è uno dei metodi più rapidi per sconfiggere un governo”. Quindi anche la democrazia demograficamente più grande del mondo è nata da una rivoluzione, vinta anche con lo strumento della resistenza fiscale. In definitiva, la lotta fiscale organizzata raramente ha sortito grandi effetti, molte volte non ha impedito guerre né ha fatto “cadere” governi. Le poche volte, però, in cui la protesta non è stata annegata nel sangue si è determinato l’immediato collasso del sistema e l’instaurazione di un nuovo ordine delle cose. link
Scelte politiche
votare e sostenere solo chi ha come obbiettivo l’uscita dall’euro
Scioperare ,protestare,manifestare,informare
Conclusioni
Che ognuno faccia le sue scelte a seconda del suo sentire e del suo coraggio, consapevole che da ogni scelta dipende il futuro di tutti
Potrebbero interessarti anche :