Non è proprio un bel momento per le cosiddette “terapie riparative”: le fantomatiche cure mediche – bocciate dalla comunità scientifica – che vorrebbero far tornare gli omosessuali sulla via dell’eterosessualità.
Dopo la chiusura (con tanto di scuse) di Exodus International, un’organizzazione cristiana la cui missione era quella di aiutare gli omosessuali cristiani a tornare eterosessuali, una nuova sconfitta arriva dal Brasile.
Come riporta il New York Times, il parlamentare brasiliano João Campos aveva presentato un disegno di legge che avrebbe permesso agli psichiatri del Paese di trattare l’omosessualità al pari di una malattia ma martedì il deputato ha deciso di ritirare il suo disegno di legge.
Gli oppositori al progetto di legge volevano andare al voto e la decisione di Campos sembra un chiaro segno che sarebbe stato sonoramente sconfitto dalla Camera dei Deputati, la camera bassa del Congresso brasiliano.
Oltre che da Campos il disegno di legge era appoggiato da Marco Feliciano, controverso pastore e deputato che, nonostante sia al centro di polemiche per alcune posizione razziste, omofobe e misogine, è addirittura presidente della Commissione parlamentare per i diritti umani e le minoranze: ha ottenuto notorietà negli ultimi anni per il suo cristianesimo fondamentalista e le sue opinioni sociali conservatrici. Ora il ritiro del disegno di legge dovrà essere formalmente votato dalla Camera dei deputati ma l’esito sembra scontato.
Questo disegno di legge è stato – assieme alla corruzione del governo e l’inadeguatezza dei servizi pubblici – al centro delle proteste che stanno scuotendo il Brasile: “Aiutami dottore, oggi mi sono svegliato gay!”, così si poteva leggere sul sarcastico cartello di un manifestante che sfilava a Rio de Janeiro il mese scorso per protestare contro il disegno di legge.
Dilma Vana Rousseff, la cattolica presidentessa del Brasile, non si è espressa pubblicamente contro il disegno di Campos ma ha incontrato gruppi Glbt per dimostrare il proprio sostegno.
L’attivista brasiliano per diritti gay Guilhermina Cunha ha espresso soddisfazione per l’esito della vicenda ed ha annunciato che il prossimo obiettivo è far rimuovere Marco Feliciano dalla sua posizione.
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