All’inizio dello scorso anno mi ero riproposta di leggere almeno 12 libri, uno per ogni mese, e sono riuscita a raggiungere il mio obiettivo, e gli ho dedicato una pagina del mio Art Journal Every Day.
Prima della mia nuova vita familiare, dove il tempo a disposizione per me stessa era molto di più, amavo leggere, leggere, leggere …… poi c’è stata una piccola battuta d’arresto. Pian pianino ho riscoperto la bellezza di sfogliare i libri, di vivere le emozioni che raccontano, di scoprire il piccolo mondo che è racchiuso al loro interno … e soprattutto di girare tra gli scaffali delle librerie e farmi ispirare dai soli titoli o dalle copertine dei libri. Non leggo mai le trame, ho paura di rovinarmi la bellezza della lettura, della scoperta, della sorpresa. Grazie a questo mio sistema di scelta mi ritrovo a leggere libri di tutti i tipi: romanzi, classici, storie d’amore di tempi moderni o di altri tempi, libri di avventura, libri ironici … e a volte libri con delle pagine talmente pesanti che restano a impolverarsi sulla scrivania per mesi, fino a che o spariscono misteriosamente o li finisco per non vederli più giacere lì a ingombrare.
E’ grazie alla mia passione legata ai numeri che ho scelto “La solitudine dei numeri primi”, che si rilevato parlare di tutto tranne che di numeri. Ho scelto “Bianca come il latte e rossa come il sangue” perché nel titolo c’era il mio colore preferito. “Orgoglio e pregiudizio” l’ho voluto leggere per capire come mai fosse il libri preferito dalla mia cara amica Gio. Avendo un bambino, un titolo come “Il tempo dei bambini” non poteva certo sfuggirmi. E in un periodo un po’ giù, due risate con la Geppi Cuciari e i suoi libri “Meglio donna che male accompagnata” e “Meglio un uomo oggi” ci stavano proprio bene.
Eccovi solo qualche esempio di cosa mi porta a leggere il mio personalissimo processo di scelta. E voi come scegliete i libri da leggere? Sono molto curiosa!