Fate l’amore, non fate la guerra.
Il mitra AK47, uno dei simboli più sanguinari della guerra, è stato rivisitato e reinterpretato. L’idea nasce dal fotografo Bran Symondson, vincitore dell’Amnesty International Award: “Mentre lavoravo in Afghanistan – spiega – mi ha colpito il modo in cui gli afghani ornavano i loro AK47, con nastri, adesivi colorati, rose”.
Il risultato sono 23 opere che fanno parte di una raccolta curata da Jake Chapman, in collaborazione con l’associazione Peace One Day.La richiesta di Chapman era semplice: rileggere un’arma di devastazione come un canale verso la pace.
Il progetto raccoglie fondi per il progetto Peace One Day’s Global Truce 2013 campaign, una campagna che richiede la tregua globale entro il 21 settembre del 2013.