Marco Appioli
Akron / Family + Kid Millions (Oneida): Tree of Life <> Infinite Roots tour 2012 – Interno 24, Cagliari – 26 marzo 2012
Nessun live report potrà essere più esplicativo delle prime parole del bassista Miles Seaton, ad inizio concerto, un lunedì qualsiasi all’Interno 24 di Cagliari:
“siamo qui per riproporre alcuni brani nostri e degli Oneida, improvvisando un po’. Nulla è definito, e vista l’intimità del locale, immaginiamo di essere tutti in un grande salotto. Suoniamo insieme, cantate e tenete il ritmo come più vi aggrada”.
Sta per iniziare uno dei concerti più memorabili ai quali mi sia capitato di assistere negli ultimi anni. La dichiarazione d’ intenti di cui sopra inevitabilmente introduce a Gravelly Mountains of the Moon, che in sette minuti sfiora buona parte della psichedelia degli ultimi dieci anni, dalle sfuriate dei Motorpsycho alle dilatate atmosfere dei Mercury Rev.
La prima parte del concerto si snoda tra la delicatezza dei cori in falsetto di I Know What, la rivisitazione della ormai classica “SoitGoes”, ad una folle “Vox” (almeno così recita la scaletta), ovvero una corale “bababababaabababaaa” ripetuto incessantemente per un’eternità sia dai tre che da tutto il pubblico. La successiva matrice del concerto si dipana a cavallo tra il free jazz e il folk pastorale, molte sono le improvvisazioni, ben bilanciate da parti più propriamente pop.
E molti sono i brani inediti che, mi conferma a fine concerto lo stesso KidMillion, batterista degli Oneida, faranno parte di un album in uscita in autunno per la FamilyTreeRecords degli Akron/ Family.Sono i momenti più dilatati, in cui l’elettronica lo-fi alla AnimalCollective si confonde con un’interazione corale e “fisica” tra la band e gli astanti, sullo stile delle vecchie registrazioni lisergiche dei Beach Boys. Gente che vorresti avere a fianco in spiaggia di fronte ad un fuoco, persone semplici come i vestiti che indossano, i sorrisi che dispensano, la felicità con cui suonano. Semplici come Another Sky, in cui passano il microfono al pubblico,e allora si canta come dei vecchi amici che si ritrovano dopo chissà quanto. Si stacca qualche cavo, poco importa, si improvvisa con una tastierina Casio a 3 ottave anziché riprendere col basso. In una fredda, spesso stereotipata, cinica scena indie, gli Akron Family e KidMillionmostrano una opposta attitudine new age, danzando liberamente sui propri brani, mostrandone nuove sfaccettature, ridondanti riff e laceranti sfuriate di batteria. Dopotutto Akronsignifica picco, cima. Come i picchi di convolgimento che questo evento ha saputo offrire, un lunedi qualsiasi, in un “grande salotto” altrimenti chiamato Interno 24.