Magazine Diario personale
A.L #14 : Volevo fare la rockstar... ma poi ho smesso
Creato il 02 gennaio 2013 da Aleja @ALEJAmerabiliaBuongiorno e buon anno a tutti ! Cominciare l'anno con una puntata dell' A.L è cosa buona e giusta, anche se è giorno 2. Avviso - già che ci sono - che mi prenderò una pausa dalle interviste, diciamo come una pausa natalizia in terribile ritardo. Diciamo una settimana, non di più, o forse si, non lo so.Vi presento dunque una donna che ci scommetto conoscete già : pollywantsacracker di Volevo fare la rockstar, una blogger che sto cominciando a leggere da poco, ma già difficilmente riesco a perdermi un post.E' divertente, simpaticissima e soprattutto da un'idea della vita da mamme MOLTO diversa da quelle conosciute prima.
1 – Nel precedente post hai “inviato” una letterina alla Dea, chiedendo un Lui, che è poi quello che tutti si ritrovano a fare prima o poi. Ma hai solo specificato quello che tu non farai se verrà. Quindi ti chiedo come invece dovrebbe essere ( non sia mai che capiti di qui e si ritrovi sotto casa tua con un mazzo di rose )Negli ultimi due anni questo fantomatico Lui è diventato un prototipo quasi grottesco, con tutte le caratteristiche minime che gli ho attribuito. Quando mi sono ritrovata “single di ritorno” puntavo a un barbuto, tatuato, di poche parole e possibilmente meccanico o almeno bravo nel fai-da-te. Ora pretendo un’unica dote minima, che è la più difficile da trovare: la poesia. Se un uomo non ha poesia non fa per me. Ora che ci penso non fa per me neanche se porta le mutande bianche. Ah, dovrebbe anche essere normodotato.
2 – Nel tuo blog hai detto che le tue figlie non sono state proprio cercate. E dato che anche io sono stata un poco una sorpresa non esattamente voluta in quel preciso momento, ti pongo la stessa domanda che ho fatto a mia madre : Quando hai saputo di essere incinta, cosa hai pensato ? E soprattutto, cosa hai provato guardando per la prima volta le tue figlie ?Al primo test di gravidanza positivo ero un po’ stordita e molto inconsapevole, ma anche molto innamorata del mio uomo. Al secondo test ero un po’ meno stordita, un po’ meno innamorata, e non più inconsapevole. Ho preso l’enciclopedia medica e ho cercato “Interruzione Volontaria Gravidanza”. Poi ho guardato mio fratello, che non era stato “interrotto” per un pelo, e mi sono detta “Dài che ce la facciamo!”. Se fossero nati solo i bambini voluti, la Terra sarebbe un pianeta semi-deserto. Essere mamme comincia dopo la pancia: quando le bimbe sono entrate nella mia vita, non sono state più “bambine non cercate” ma solo le mie figlie. Non le ho amate al primo sguardo: abbiamo costruito un rapporto molto bello giorno dopo giorno.
3 – Questa è una domanda che ho fatto simile a quella per Vagina ma vorrei avere un secondo parere: qual è il rapporto che, secondo te, si ha oggi giorno con il sesso e soprattutto con i contraccettivi ?Ahahah, ma sei cattiva. Io i contraccettivi ho iniziato a usarli eh.
Nella mia, ehm, limitatissima esperienza, ho riscontrato che, il sesso se lo vivevano tutti bene, mentre sull'uso del preservativo siamo ancora molto indietro. Usare il preservativo e fare il test delle principali malattie sessualmente trasmissibili è visto come sinonimo di "scopare in giro" e quindi sconveniente. E invece guarda, diciamocelo proprio, se anche sei certa di andare a letto solo con tuo marito, non puoi MAI essere certa che lui venga a letto solo con te. Tanto meno se sei con un tipo che conosci appena. Un esempio su tutti. Mio fratello mi racconta che nelle discoteche gay spesso regalano i preservativi e tutti sono ben contenti di riceverli e (spero) anche di usarli; dice invece che in un centro sociale ha distrubuito preservativi durante uno spettacolo e le persone si vergognavano ad accettarli. La mia risposta si riassume nella sua costatazione: "Strana gente, gli eterosessuali"
4 – Da che mondo è mondo, i Paeselli o i BuchiDelCulo sono uguali diciamo ovunque. E nel profondo sud siciliano, una madre single non sarebbe stata esente da critiche e da, appunto, rompicoglioni pronti a parlare di una situazione che non conoscevano. C’è mai stato qualche rompicoglione nella tua vita da mamma ? E come li hai affrontati ?“Qualche rompicoglioni” è un eufemismo. Ce ne sono stati a palate, e non vivo neanche nel profondo sud, ma in un BucoDelCulo mediamente tollerante. I rompicoglioni si palesano tipicamente quando hai figli: quando non ne hai ti biasimano e basta, dopo si sentono in dovere di salvare l’umanità e l’infanzia intera. All’inizio li mandi a fare in culo, poi li ignori, e finalmente, a un certo punto, arriva il momento in cui si rendono conto che non se così male come mamma, e li cominciano finalmente a importunare qualcun’ altra, cazzi suoi. J5 – Una frase che mi sento spesso dire è “Fai il lavoro che ami e non avrai da lavorare un solo giorno”, in questa crisi che sembra essersi addossata sulle nostre spalle soprattutto per le generazioni a venire, tu ti senti realizzata in campo lavorativo ? Saresti disposta ora a andare fuori, ad essere un altro cervello in fuga pur di fare il lavoro che ami ?Faccio un lavoro che mi piace, mi mantengo dignitosamente, e credo di essere apprezzata per quello che faccio. Ho sempre lavorato con umiltà e con sacrificio, anche se ora so che la vita è (anche e soprattutto) fuori dall’ufficio. Sono stata capace di trasformare i miei minus in plus. Quando mi hanno chiesto se ce la facevo a lavorare, con tre figlie a casa, ho risposto: Sapendo che ho tre figlie a casa non perdo tempo su Facebook ed esco dall’ufficio alle 6 in punto, non dovrai neanche pagarmi gli straordinari. Mi hanno assunta subito.Cervello in fuga, uhm. Il mio credo sia già fuggito, in realtà, perché ogni mattina gli do il buongiorno e gli offro un caffé ma lui non risponde mai. Scherzi a parte, non ho mai faticato a trovare lavoro e quindi non mi sono mai posta il problema. Piuttosto, un tempo volevo salvare il mondo e sognavo di aprire una casa-famiglia in Sudamerica. Oggi lo vorrei ancora, ma vivo in un paese che sta cominciando a diventare povero, quindi credo che resterò e mi renderò utile qui, un giorno.
5 – Potendo tornare indietro, diciamo di dieci anni, cosa cambieresti della tua vita ? O faresti esattamente le stesse cose sapendo oggi come sarebbe andata ?Non cambierei nulla di quello che ho fatto, anche perché non posso. Anzi, aspetta, credo che cercherei di essere una moglie meno arrabbiata. Avrei dovuto tentare di salvare il mio “matrimonio”, e invece non l’ho fatto, perché ero troppo esausta per cercare di riprendermi l’uomo che in fondo amavo ancora. Però poi alla fine se non avessi sofferto non sarei quella che sono, quindi va bene, dài.
6 – Manda infine un saluto !Ciao Mamma! Aleja che bellina che sei! Ma perché Vagina ha messo la sua foto e io no? Ne passano di normodotati di qui?
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