E’ stata una Coppa del Re che non ha deluso le aspettative quella di Madrid 2011: sin da giovedí, quando sono scese in campo Valencia e Valladolid per il primo quarto di finale il pubblico ha riempito il “Palacio de Deportes” di Madrid (9.550 giá per la prima sfida), fino al pienone della finale (15.000 spettatori).
Alla fine ha sorriso la squadra favorita: il Barcellona di coach Xavi Pascual, la prima squadra a vincere la coppa due anni di seguito dopo 23 anni.
Ma riviviamo velocemente le emozioni della Copa del Rey passando per le diverse fasi:
Quarti di finale: nella sfida di apertura si sono scontrate Valencia e Valladolid con il Power Electronics che ha preso fin da subito le distanze imponendosi alla fine per 83-60 con un grande Claver da 32 di valutazione. In serata poi ha vinto anche il Real Madrid, 78-72 contro un discreto Gran Canaria, che però vive troppo delle giocate del suo fuoriclasse Carroll, che non sono bastate a portare a casa l’incontro.
Il venerdí si è aperto con il sentitissimo derby basco tra Vitoria e Bilbao, i 12.850 sugli spalti ugualmente divisi hanno potute godere del quarto di finale piú equilibrato, culminato dal canestro vincente di Marcelinho Huertas, dopo che Vasileiadis aveva tenuto a galla i bilbaini con 31 punti e un canestro dalla sua metá campo in chiusura di primo tempo. Nell’ultima sfida, infine, facile vittoria del Barça che si è qualificato per
la semifinale passeggiando sul DKV Badalona dei giovani vincendo 86-66.
Semifinali: il compito piú arduo lo aveva certamente il Real Madrid contro il Valencia; la squadra di Pesic è stata avanti fino all’inizio dell’ultimo quarto, quando i suoi meccanismi si sono inceppati davanti ad una fantastica difesa degli uomini di Messina che si sono imposti 23-11 nell’ultimo parziale, portando a casa una sfida che non si era messa bene (-8 a metá incontro) per 69-59. Nell’altra semifinale il Caja Laboral non ha retto il ritmo difensivo del Barcellona e si è spento alla distanza perdendo 92-73, regalando al pubblico la finale piú attesa: Real Madrid-Barcellona.
La finale: il Real Madrid arrivava in finale senza i favori del pronostico, ma dopo un mese di gennaio stellare in cui la squadra, molto migliorata in quasi tutti gli aspetti del gioco, soprattutto in difesa, aveva riconquistato fiducia e coraggio. Nella finale di ieri, peró, é mancata un po’ di qualitá nella selezione dei tiri e un po’ di precisione; in una partita con difese esasperate, infatti, il primo tempo é andato punto a punto fino al 30-30 finale. A metá del terzo quarto peró, dopo una tripla di Lorbek e un canestro di Sada la partita si è spezzata e il Barcellona si è portava sul +7, un vantaggio che è rimasto tale per alcuni minuti fino alle due triple di Anderson e una schiacciata di Ndong che a metà dell’ultimo quarto hanno portato il Barcellona addirittura sul +15 (64-49) scatenando la festa dei tifosi blaugrana. Nel finale il Real si è riportato a -7 ma non è riuscito a fare di piú per il 68-60 finale.Alan Anderson si é portato a casa il trofeo di MVP grazie a 19 punti (tra cui due triple fondamentali) e 4 rimbalzi, mentre decisivo è l’apporto di Sada con 7 punti, 6 rimbalzi, 6 assist per 20 di valutazione. Per il Real Madrid Tomic segna 12 punti con 7 rimbalzi mentre Prigioni 10.
Il Barcellona ha cosí raggiunto le 22 Coppe del Re vinte, pareggiandi proprio il Real Madrid, che peró non la porta a casa addirittura da 18 anni.
La notizia positiva per coach Ettore Messina é che, dopo molti “classici” senza storia, il Real Madrid ha retto il campo molto bene, sino alla fine della partita, senza riuscire ad imporre il proprio gioco, ma senza farsi imporre quello blaugrana.
Bellissimo il gesto di Roger Grimau, capitano del Barça, che ha fatto alzare la coppa a Gianluca Basile, che purtroppo è fuori dai giochi da inizio stagione a causa di un grave infortunio al piede. Ecco le immagini: