Come nella precedente vittoriosa trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo, anche domenica si è visto un Verona “double face”. Timoroso e contratto nel primo tempo, aggressivo e decisamente arrembante nella ripresa. L’uno-due firmato da Tevez in poco meno di venti minuti di gara ha sicuramente inciso negativamente sul morale dei gialloblù che per quasi l’intera prima frazione di gara non sono più riusciti ad imbastire un’azione degna di nota. Nell’intervallo è però sapientemente “sceso in campo” Mandorlini che guardando in faccia i suoi uomini li ha spronati come solo lui sa fare, consapevole che l’impresa era possibile. E visto quanto successo nel secondo tempo non possiamo che dargli ragione. Al rientro dagli spogliatoi si è vista infatti tutta un’altra partita con gli uomini di Conte sulla difensiva, quasi a voler conservare il doppio vantaggio e i gialloblù protesi all’attacco, pronti a lottare su ogni pallone. In mezzo a tutto questo, giusto per dare ancora più valore e merito alla prova degli scaligeri, l’arbitraggio decisamente discutibile di un mediocre Doveri che oltre ad aver sorvolato su due rigori – almeno uno dei due è sembrato quasi “solare” – ha diretto l’intera gara in maniera se vogliamo poco “casalinga”, applicando soventemente – ahimè contro le grandi è spesso così – due pesi e due misure. Ecco quindi che dopo la rete di Toni – giunto all’undicesimo sigillo stagionale – con il quale i gialloblù hanno riaperto la partita, è arrivato a “fil di sirena” l’incornata di Juanito Gomez – ancora una volta la mossa vincente di Mandorlini – che ha “messo in ghiaccio” un meritato pareggio, dal piacevole gusto di vera e propria impresa.
In chiusura a questa giornata di festa consentitemi un pensiero per Giovanni Martinelli che da lassù non ha sicuramente mai smesso di seguire i Suoi ragazzi.. Se viviamo giornate come queste, un pizzico di merito è anche suo… Non credete?
Enrico Brigi
twitter @enrico_brigi
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