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Al bridge con Vittorio II

Creato il 15 febbraio 2012 da Marvigar4

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mainframe vittorio baccelli

   Lucca – Mercoledì 15 febbraio alle 17.00, presso la Casermetta Porta Santa Maria delle Mura Urbane di Lucca, l’Associazione Culturale “Cesare Viviani” prosegue con la serie di pomeriggi dal titolo “Al bridge con Vittorio” in cui viene ripercorsa la produzione letteraria di Vittorio Baccelli, il Presidente della Cesare Viviani scomparso lo scorso 23 ottobre. Questo secondo appuntamento è dedicato a Mainframe, una raccolta di racconti che venne pubblicata da Prospettiva editrice nel 2001 e poi rieditata in ebook fino all’ultima versione del 2006.

Pomeriggio a cura di Marco Vignolo Gargini.

http://www.lulu.com/product/hardcover/mainframe/548441

   È una raccolta di trentun racconti affascinanti, sulfurei, misteriosi: viaggi in un futuro tecnologicamente avanzato o in un passato lontanissimo, temi questi però, ancor fortemente ancorati alle passioni umane. In quest’opera l’Autore riprende il discorso che aveva iniziato con le sue “Storie di fine millennio”, uscito sempre per la Prospettiva Editrice, e la fantasia dirompente e le realtà virtuali spesso si fanno più dense del quotidiano e in esso erompono. Il principio d’indeterminazione e la meccanica quantistica riappaiono anche in questi racconti e sviluppano nuove affascinanti storie e teorie. È stato detto (Marabini) che Baccelli cavalca un territorio grande come la letteratura e queste pagine ampiamente lo dimostrano. Alieni, elementali, divinità, demoni, simulacri, miseri mortali e I.A. si muovono nello spazio, nelle dimensioni e nel tempo e le loro storie si dipanano e s’intrecciano con il quotidiano più banale o con i grandi eventi della storia. La fantascienza ha ancora un futuro? Esiste una fantascienza italiana? A leggere “Mainframe” di Vittorio Baccelli la risposta a queste domande parrebbe senz’altro positiva. Baccelli oggi è un autore recentemente “affermato” come scrive nel 2000 Alice nella sua pagina degli e-book, e ha già al suo attivo diverse opere, al punto che lo considererei un autore maturamente giunto alla “superficie”. E di questa convinzione ho avuto piena conferma leggendo “Mainframe”, raccolta di racconti pervasi da una tale unità da renderli quasi capitoli del medesimo romanzo. Questo grazie anche alla presenza d’alcune “invenzioni” come il Cronodrome e la TRI-TV o della yakuza, l’onnipresente mafia giapponese. “Mainframe” è una girandola d’invenzioni, alcune tipicamente fantascientifiche, altre che mescolano alla fantascienza il fantasy, come gli Elfi che, incredibilmente, continuano a vivere anche nel futuro sull’Appennino Tosco Emiliano, e la pura fantasia, come per la donna del fiume. E non mancano episodi di sesso che a volte quasi sfociano nel sadismo (e penso al piercing estremo praticato da uno dei personaggi). È un libro che gli amanti della fantascienza divoreranno tutto d’un fiato ma che anche gli altri potranno apprezzare, se non altro per lo spirito di indagatore dell’animo umano e dei suoi sogni di Vittorio Baccelli. Non voglio inoltrarmi ulteriormente nella descrizione di quest’ottima raccolta per non togliere il gusto della lettura. Vorrei solo ricordare che il libro è edito in cartaceo da Prospettiva Editrice e forse sarebbe interessante leggerlo dopo aver divorato le sue “Storie di fine millennio”, giunte ormai alla loro quinta edizione: a me è sembrato che i due libri siano strettamente connessi.


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