C’è un paracadutista francese dal cuore verde. E’ partito lancia in resta contro l’inutile spreco di carta e plastica che avvolgono i prodotti che acquistiamo. La sua petizione al Parlamento europeo – in sette lingue, italiano compreso – ha già raccolto 129mila firme su Facebook, ma l’obiettivo di Frederic Crepin, trentatreenne, da quattordici anni al servizio dell’esercito francese, è più ambizioso: un milione di adesioni, su un sito ad hoc.
“Noi, cittadini europei e residenti nell’Unione europea – scrive Crepin – riteniamo che la riduzione dei rifiuti e la protezione dell’ambiente necessitino di misure per limitare l’imballaggio eccessivo” . Il parà ecologista si fa forte del Trattato di Lisbona, entrato in vigore a dicembre scorso, che permette ai cittadini dei 27 paesi dell’Unione di ricorrere al Parlamento europeo se sono almeno un milione a fare causa comune in almeno un terzo dei paesi della Ue.
“L’idea - dice Crepin – è che la Ue eserciti pressioni sugli industriali, che oggi non hanno alcun obbligo di legge. Il testo della petizione è stato elaborato da un avvocato parigino esperto in diritti ambientale, Pierre-François Morin. L’imballaggio eccessivo - aggiunge il militare – è un attentato al principio di una crescita durevole rispettosa dell’ambiente. Poiché l’imballaggio può rappresentare l’80% del peso totale del prodotto finito e fino al 65% del costo, la riduzione degli imballaggi permetterebbe a ciascun consumatore di ridurre in uguale misura la produzione di rifiuti, realizzando risparmi equivalenti”.
Frederic Crepin, il parà ecologista
Come Eric Farman, il webmaster che ha messo in rete la petizione, l’avvocato e i traduttori lavorano gratis per la causa. Presto sarà disponibile la versione tedesca, a cui faranno seguito quelle finlandese, polacca e greca.
E’ una bella battaglia, fatta con le armi giuste. Diamo una mano al caporale Crepin.