Al Cappone, ovvero un supereroe veramente natalizio #Natale 2011

Da Lacucinadiqb

Certo che la profezia dei Maia comincia a starmi un po' stretta.Non è tanto il fatto che fra un anno tutto sarà finito (ma non è che il mutuo bisognerà pagarlo lo stesso?) ma è la consapevolezza che il big-bang all'incontrario è previsto a quattro giorni dal Natale. Come sarebbe a dire?!

Cioè mi vedrò costretta a sopportare luminarie e vetrine allestite fin da ottobre, ascoltare tutte le pippe radiofoniche sul fatto che dobbiamo essere più buoni quando poi, cinque minuti da questi discorsi, non riesco ad attraversare sulle strisce pedonali davanti casa in quanto 50 metri di rettilineo, inserito in un sonnacchioso quartiere, fanno credere ai pirla locali di essere in un circuito, prendere atto dei continui sequestri, effettuati dalle forze dell'ordine, di giocattoli, decorazioni e cibo tutti allegramente fuori norma, tossici, potenzialmente mortali.

E vogliamo parlare delle trasmissioni televisive pomeridiane (per sentito dire, oramai la tv serve solo per verificare in quanti giorni la polvere su di essa diventa una presenza assolutamente imbarazzante) nel cui palinsesto si passa con allegra spensieratezza dai tradimenti all'interno della "casa" del GF alle immagini di bimbi la cui infanzia è stata rubata, violata, definitivamente perduta?


Ho bisogno di un Supereroe! Uno di quelli con la Esse maiuscola e tutte le lettere con i led luminosi ad intermittenza (come i fanali dei tamarri locali) che a colpi di mestol,o prima del sacrificio finale (come in Armageddon), faccia piazza pulita della stupidera imperante, dell'ignoranza eletta a valore, della volgarità come tocco di eleganza, della cattiveria come sentimento ispiratore. Insomma di tutto quel vuoto con il quale stiamo riempendo la nostra vita, così terrorizzati che il nostro quarto d'ora di celebrità dovuto sia già trascorso e noi, nel frattempo, eravamo andanti in bagno.Signori, voglio Al Cappone, un volatile dal petto possente e dal ciuffo cotonato che mi sappia strappare un sorriso mentre attorno a me le persone fanno a gara per strapparsi, e strapparmi, la serenità.

Ho un anno di tempo per lavorare a tutto ciò: essere una sua preziosa collaboratrice nel provare ad eliminare tutta la fuffa che ci riempie il cuore, il cervello e l'anima: forse non arriveremo al prossimo Natale ma saranno 365 giorni da rosicchiare fino all'ultimo ossicino.

Con una sola, grande consolazione: Il Grande Fratello finirà prima :)


Cappone ripieno con zucca, funghi e tartufo (con variante zenzero)
Ingredienti1 cappone disossato, 300 gr di ricotta freschissima, 5-6 fette di pancarré ai 5 cereali private della crosta, 100 gr di chiodini freschi, 100 gr di porcini freschi, 100 gr di polpa di zucca tagliata a julienne e cotta a vapore, 1 sassolino di tartufo (se fosse bianco…) olio evo, burro chiarificato, 3 cucchiai parmigiano reggiano 24 mesi grattugiato, 3 scalogni, 2 bouquet garnì “provenzale” formato da aromi freschi (basilico, maggiorana, timo, santoreggia, origano, rosmarino, salvia, menta), noce moscata, vino bianco secco, sale, pepe nero macinato al momento.
ProcedimentoPulire la parte esterna del cappone eliminando, se presenti, le piume passandolo sopra una fiamma. (Se preferite presentare un cappone disossato e non siete in grado di farlo fatevi comunque consegnare dal vostro macellaio le ossa e quanto non utile perchè saranno indispensabili per un brodo come si deve)Tritare gli scalogni finemente e saltarli in una padella con un po’ di olio evo e una noce di burro, unire i funghi spazzolati e tagliati a tocchetti e dopo qualche minuto la zucca tagliata a julienne, precedentemente cotta al vapore.Togliere dal fuoco e in una ciotola unire la ricotta passata al mixer con il parmigiano, il pancarré, un cucchiaio di trito provenzale fresco e una macinata di noce moscata. Unire il tartufo affettato con l’apposita mandolina, regolare di sale e di pepe nero macinato al momento.Farcire il cappone e legarlo con ago e spago da cucina.Strofinare sulla superficie del cappone un po’ di burro, salarlo e peparlo, porlo in una casseruola capace con un po’ di olio evo e un po’ di vino bianco secco, unire un paio di spicchi d’aglio in camicia e un bouquet garnì profumatissimo.Cucinarlo nel forno statico a 170° per almeno 1 ora e 45’ (dipende anche dalla dimensione del cappone) o fino alla doratura della carne. Durante la cottura idratare sempre la carne con il fondo di cottura, aggiungendo, se necessario, un po’ di vino bianco.Preparare il piatto scaloppando la parte centrale del cappone, le cosce e la farcia ben distinte tra loro lappando con il fondo di cottura, deglassato precedentemente.
Variante Zenzero, cardamomo e coriandoloSostituire i porcini con la medesima quantità di chiodini o pioppini, eliminare il tartufo e la noce moscata e sostituirli da una radice di zenzero fresca e un cucchiaio raso di cardamomo e coriandolo tritati.

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