Struggente, romantico, triste, allegro, spiritoso: commedia e dramma si fondono alla perfezione in questo film che ci racconta gli ultimi 8 giorni di vita di un talentuoso violinista di Teheran che decide di lasciarsi morire non potendo più suonare l'amato violino, distrutto dalla moglie in un momento di rabbia.
Giorno per giorno scopriamo un tassello della sua vita; tramite flash-back divertenti, irriverenti e tecnicamente stilosi conosciamo i suoi familiari, ripercorriamo i momenti salienti della sua esistenza fino a comprendere, solo verso la fine, le dolci motivazioni di questa insopportabile, irrimediabile perdita che lo porta a scegliere la morte.
L'attore Mathieu Almaric
Nessun altro strumento infatti potrà mai sostituire il precedente, legato alle emozioni, ai ricordi, ai sogni di oltre 20 anni di vita.Atmosfera da fiaba, sognante, toni delicati e tanti siparietti pieni di humor e anche di critica verso il modello sociale americano, che ricordano la costruzione filmica di Il favoloso mondo di Amélie.
La regista, Marjanne Satrapi, che aveva esordito meravigliosamente con Persepolis, conferma il suo gusto e il suo talento, inserisce temi che hanno caratterizzato la sua vita da esule, ribadisce la necessità vitale di mantenere il proprio mondo fantastico e ideale, senza cui non si può vivere.
Il suo è comunque un inno alla vita, a vivere i propri sogni, impossibile vivere senza.
L'arte è l'unica salvezza per far sopravvivere i sogni.
La reegista Marjane Satrapi
Cast fantastico, Mathieu Almaric si conferma tra i migliori attori europei (e anche oltre, per me) con questo personaggio dalle tante sfaccettature, romantico e appassionato, legato per sempre ad un sogno impossibile; perfetta anche l'attrice portoghese Maria de Medeiros, che interpreta la moglie di Nasser Ali. E infine impreziosiscono il film le brevi ma incisive interpretazioni di Isabella Rossellini e Chiara Mastroianni."La vita è un sospiro, ed è di questo sospiro che ti devi impossessare".