Ho visto tre bei film, e siccome sono ancora nelle sale, e poi li si può scaricare legalmente o meno, con la facilità con la quale si prepara il riso in bianco, grossi impedimenti non ce ne sono.
Ergo vi pippate la cinecronaca della mia personcina senza colpo ferire...
Are you happy?
FREEHELD è un filmone drammatico, molto ben interpretato, intenso e dalla lacrima assicurata.Uomini, volete che lei vi consideri figo e progressista?Portatela a vederlo!...e non perché si limonano tra donne, ma perché imparerete cose che, se ve le spieghiamo pensate che siamo mammole, e se lo dicono i politici dire che ci sono cose più importanti.Ma non è vero.Non ci sono cose più importanti del riconoscimento di un diritto. Io non sono per il liberizzare e permettere tutto, ma se una cosa ce l'ha l'uomo, deve poterla avere la donna, e se un eterno può sposarsi, perché un gay non potrebbe?Il film parla di questo, di eguaglianza, di diritti e di giustizia.C'è un'agente di polizia integerrima, bellissima e un bel po' stronza, che ha sempre messo la carriera al primo posto.Di lei non sa praticamente nulla nessuno, nemmeno il suo compagno in azione, e questo soprattutto perché lei è lesbica, ed è consapevole di non avere chance di promozioni, se la cosa si venisse a sapere. Poi si innamora, di una che sente dentro come un pugno, giovanissima, orfana di padre, e spudorata nella sua assenza di inibizione e vergogna, una Ellen Page in stato di grazia, come si suol dire.Comprano casa, grazie al mutuo che solo l'agente può permettersi, e l'arredano d'amore e di reciprocità, oltre che della dichiarazione di coppia di fatto, in conformità con la legge.Poi un giorno l'agente di scopre malata di cancro, senza grosse possibilità di guarigione e senza più l'opportunità di vivere la vita con la compagna che ha scelto, nella dimora che stanno abitando.Da qui parte una battaglia indefessa, contro il consiglio cittadino, reo di non accettare la richiesta di passaggio di pensione dell'agente alla compagna, una volta morta. Adoperando illegalità e vie traverse, lo scopo sarebbe presto raggiunto, basterebbe sposare il compagno di lavoro, disponibile e affezionato, ma l'agente Julianne Moore non ci sta, lei ha dato 23 anni alla polizia, crede e pretende giustizia. Credibili le protagoniste, sebbene le fisicità ne ridicolizzi un poco l'essenza toccante, il film ha una spicciola narrazione commovente senza pietismo.TUTTO PUÒ ACCADERE A BROADWAY Una commedia brillante, un ritmo che incalza, una comicità che persuade, questa pellicola potrebbe essere un capolavoro nelle mani di Woody Allen.Rimane, invece, un bel film, che fa ridere, e che è uno smaccato omaggio al nevrotico regista newyorkese. È l'assurdo a serpeggiare nella narrazione : una giovane attrice racconta dell'uomo che ha completamente cambiato la sua esistenza, dandole 30mila dollari dopo una notte di sesso. Lei era una prostituta, con aspirazioni da grande attrice, che non sapeva di avere a che fare col suo regista. Da qui parte una serie di improbabili vicende: l'attore sciupa femmine, che non scorda l'unico amore vero della sua esistenza; il cliente che si innamora della ragazza sbagliata, e che contatta l'investigatore privato meno consono; lo sceneggiatore sensibile e fedifrago; la coppia di urlatori indefessi; e, su tutti, la psicanalista politicamente scorretta, con lo squilibrio mentale incorporato e la soglia di disagio e fastidio ai minimi storici, ovvero la magnifica Jennifer Aniston.Nel terzo ruolo da psicopatica folle della sua carriera [dopo "Come ammazzare il capo e vivere felici" e "Come ti spaccio la famiglia"], l'ex Rachel della tv, convince al massimo!Ironica, istrionica, convincente e mai banale, la più amata dalle mollate di tutti i tempi, detta i tempi comici alla commedia, regalandoci l'unico personaggio davvero indimenticabile!
Per il resto, rimane il film godibile che dicevo all'inizio, un grande omaggio ad un grande regista, ed una confusione che regna ma convince dal primo all'ultimo personaggio.
GLI ULTIMI SARANNO GLI ULTIMI
Un film tutto italiano, che riflette, drammatizzandola, la situazione italiana odierna, con le sue mille pecche e la sua perdita di speranze. Luciana (una splendida Paola Cortellesi) e Stefano (il sempre più capace Alessandro Gassman) sono sposati e sognano di allargare la famiglia. Lei è la figlia di Mario, così la chiamano al paese, perché il padre morto per le radiazioni delle antenne di radio (Vaticano), era un personaggino di quelli che si tramandano nei racconti... Lui a lavorare sotto padrone non ci pensa nemmeno, si mette in testa strane idee commerciali, e alambicchi per portare a casa qualche soldo, mentre la moglie lavora in una fabbrica. Le vicende di vita quotidiana si scontrano con una realtà sempre meno favorevole, una realtà che sembra vedere vincitori sempre e solo gli altri, mentre arrancano nel loro stesso fango, guardati dall'alto da un dio mai invocato. E' una commedia drammatica, che mischia un registro scorrevolmente godereccio a momenti dalla tragicità tracciata.
Il regista, Massimiliano Bruno, è noto per i suoi spaccati sul Bel Paese, e anche questa volta ci vede lungo, sebbene lasci l'amaro in bocca anche la storia del poliziotto che abbandona il Veneto, scacciato con disonore, e che con il disonore della folle paura, finirà questa storia sconsolata.
Bello Bentivoglio in un ruolo rionale, e faticoso.
Non per forza al cinema, ma una guardata va data.
Vi ho descritto tre film che, tra loro, più diversi non potevano essere...
Mancava giusto un cartone animato, ed avevo anche intenzione di vederlo io Snoopy & Friends, ma ci volevamo andare con il Paparotto Gigiotto, e i tempi, coi genitori si sa, si dilatano...