Cogito Argo sum, sarà passato per la testa dell'agente Cia Tony Mendez, esperto a "far uscire la gente" in situazioni critiche.
Sì perchè dopo tanto pensare la miglior cattiva idea (sempre meglio delle biciclette del governo) trovata da Mendez per far uscire dall'Iran i 6 americani nascosti a casa dell'ambasciatore canadese è stata proprio questa: Argo.
Cos'è Argo? Un filmetto, anzi una sola sceneggiatura di serie b rimasta dentro qualche cassetto di Hollywood. Quanto basta a Mendez per entrare in Iran e fingersi insieme ai 6 rifugiati una troupe canadese in cerca di location mediorientali per girare il film. Tutto vero eh.
Un passo indietro.Rivoluzione Iraniana, gli studenti assaltano l'ambasciata americana perchè (tra le altre cose) il Grande Satana statunitense aveva accolto tra le sue braccia per curargli il cancro l'ultimo Scià dell'Iran Mohammed Reza Pahlavi , monarca che credette di portare l'occidente e il benessere in Iran ma in realtà regalò povertà e terrore.
52 americani furono presi in ostaggio dentro l'ambasciata, i 6 di cui sopra scapparono.
Apro una parentesi. Se fossi uno dei 52 rimasto più di 400 giorni in terribile prigionia e vedessi dopo 30 anni fare un film sui 6 che per nemmeno tre mesi se ne sono stati in condizioni di moderata agiatezza a casa dell'ambasciatore canadese un pò il sangue mi ribollirebbe eh, echecazzo. Ma questo è cinema e la parte cinematografica, in tutti i sensi, era la loro.Chiusa parentesi.
Affleck, uomo dotato sicuramente di cervella, gran fico tra l'altro, si conferma regista di valore assoluto.
Non ho visto The Town (ho paura troppo action per i miei gusti) ma basterebbero questo e l'esordio di Gone baby gone per confermare quanto scritto.
Coraggiosa (e forse un pò vanesia) la scelta di mettere sè stesso come protagonista in un ruolo in realtà da ispano-americano. Ho il sospetto che Affleck tenesse talmente a questo personaggio e l'abbia così fatto suo da non voler rischiare di affidarlo a nessun'altro.
Film solido come il granito, sceneggiatura perfetta (anche se, come detto prima, troppo poco spazio ai 52), dialoghi riusciti come pochi sia per brillantezza che per incisività, regia classica capace di tirar fuori alcune sequenze da urlo, tensione sempre altissima e un cast da far impazzire con almeno 3 fenomeni, il brechinbeddiano Cranston, Alan Arkin e John Goodman, sempre strepitosi. Anche Affleck, ritenuto in passato troppo scarso per recitare fa un figurone. Ottima, davvero ottima la scelta di far interpretare i 6 ospiti a volti poco conosciuti, un big avrebbe distolto l'attenzione, quei 6 erano un corpo unico.
Alcuni passaggi a mio avviso risultano poco chiari (ad esempio, ma questa operazione non era un rischio tremendo sia per gli americani che i canadesi? una volta scoperti, mettiamo caso anche solo in tv dopo la riuscita dell'operazione, il rischio di vendetta sugli altri ostaggi non era troppo alto? E il Canada che si prese quasi tutto il merito,non aveva paura per i suoi connazionali?) ma per avere una visione completa d'insieme sarebbero servite 4 ore. Affleck più di una volta si affida a trucchetti cinematografici, specie quello dei salvataggi all'ultimo istante ma era impensabile non mettere un pò di cinema in una vicenda storica ricostruita comunque nel modo migliore possibile.
Già, il Cinema. Più che mai in Argo viene fuori il potere salvifico di questa meravigliosa arte...
A questo proposito forse scontata ma straordinaria la scelta di intitolare il film così.
Alla fine quel film non venne mai girato, fu solo fumo sugli occhi degli iraniani.
In realtà però eccolo che arriva 30 anni dopo.
Argo era e Argo resta.
E se al posto di alieni e starlette scollacciate ci sono intrighi politici, impiccagioni e rivoluzioni poco importa (a questo proposito il montaggio alternato tra la lettura del copione e le immagini degli iraniani è geniale).
Chè poi a me gli b movies di fantascienza nemmeno piacciono, meglio questo.
Ma poi, caro Arkin, Argo sta per?
Argovaffanculo.
( voto 8 )