Magazine Cinema

Al Cinema: recensione "Mud"

Creato il 11 settembre 2014 da Giuseppe Armellini
Al Cinema: recensione
presenti spoiler
Se mi avessero detto che uno dei più seri candidati a grande eroe
romantico della nostra epoca, a paladino dell'amor cortese nei tempi bui e digitalizzati dei sentimenti perduti fosse stato un ragazzino di 14 anni non ci avrei creduto.
Eppur lo è, con la sua faccia bella ma ammaccata costantemente da qualche pugno, con la sua spensieratezza che dovrebbe esserci ma non c'è, con il suo voler ricercare in ogni posto, in ogni uomo, in ogni gesto, in ogni occhio quella scintilla, la più forte di tutte, non quella dei falò apotropaici di Mud no, ma quella che si innesca e arde dentro.
E non ci sta il ragazzino, non ci sta ad accettare che quella scintilla un giorno possa spegnersi.
Perchè Mud sarà anche un film che parla di isole e omicidi, fango e pallottole, serpenti velenosi e conti da regolare ma quello è solo l'allestimento, sul canovaccio c'è scritto che questo è il film di un 14enne e della sua ricerca dell'amore.
E lotta, lotta, fa a pugni, strilla, dice un "ti amo" che è più vero del 90% di quelli dei grandi, è pronto a dare la propria vita per quella cosa che inizia con la A, anche se non è sua, anche se è di altri, che siano i suoi genitori oppure di Mud e della bella bionda.
E mica è discendente di Cupido lui no, lui non vuol far innamorare nessuno, semplicemente sta cosa la cerca, ne ha bisogno, come uno che cerca e ha bisogno di Dio, lui cerca e ha bisogno dell'amore, di sapere che c'è e che non è vero che è una fregatura.
Nichols dopo il superbo Take Shelter torna nella sua America laterale, quella delle periferie e delle piccole comunità, qui ancor più piccole perchè la vicenda che ci racconta ruota intorno a un paio di case galleggianti, a un grande fiume che sembra mare e a un'isola.
Sull'isola un uomo innamorato si nasconde da gente cattiva, quell'uomo è prima Mud nella finzione e poi Matthew McConaughey nella realtà, uno che in questi 3 anni ha fatto Mud, Killer Joe, True Detective e Dallas Buyers Club e io mica lo so se negli ultimi 30 anni di cinema c'è qualche attore che in solo 3 ha tirato fuori 4 interpretazioni così.
In 3 anni la roba che tanti faticano a tirar fuori in una vita.
Mud è una storia strana, un pò Castaway on the moon, un pò History of Violence, un pò Drive, una storia strana di un uomo che si rifugia in un'isola e aspetta che la sua amata, prima o poi, lo raggiunga per fuggire insieme.
E quest'uomo incontra due bambini che finalmente, grazie al cielo, un pò ci restituiscono la magia goonesiana o di Stand by me, perchè lo vedi che stanno crescendo, lo vedi che stanno vivendo qualcosa di grande, lo vedi che tutto sembra una piccola avventura e al tempo stesso  una di quelle grandi ed epiche.
Nella vita per maturare a volte basta un fatto, a volte basta un luogo, a volte basta un tempo.
O a volte, molto più spesso, il processo è molto più lungo e non si esaurisce mai.
Per un certo verso anche fortunatamente direi.
E io non lo so se in quel luogo, con quel fatto e con quei tempi quei ragazzini sono diventati uomini ma questo è uno di quei film in cui la risposta può essere sì e già non è poco.
Loro due sono le piccole matrioske di lui, uno è senza padre e madre, come lui, e come lui è un lupo solitario che probabilmente conoscerà crimini e misfatti, l'altro invece crede nell'amore e sa difendere il sentimento e le donne per questo, e se per adesso è solo un pugno non mi meraviglierei se un giorno diventasse pallottola, come Mud.
Ed è proprio il racconto dell'omicidio e la domanda successiva a contare più di tutto per Ellis.
"L'hai fatto per lei?" chiede Ellis
"Sì" gli risponde Mud
E quasi un sorriso si disegna sul volto del ragazzo, allora è vero, allora ho ragione, allora si fa di tutto per quello.
E da quel momento quel rapporto tra lui e lui diverrà così bello, maturo e forte che c'è da ringraziare solo per averne potuto godere.
Poi arriva la parte crime, come in Drive, a fare un pò di cinema, e a farlo bene.
Intanto si tratteggiano tutti i rapporti, quello tra Ellis e i suoi genitori, quello tra i due ragazzini e Mud, quello tra Mud e lei.
Rapporti che maturano, cambiano, ci sembrano scivolosi, quasi impossibili da capire.
Ma poi quando Mud corre e lo prende in braccio, quando scrive nella gamba gonfia gli orari del veleno e quando con la moto porta quel fagotto di 50 kg... che bellezza, che soddisfazione, che bella maniera per farci capire tante cose.
Poi ci saranno gli spari e una carneficina.
Moriranno in tanti, forse qualcuno anche dei nostri.
E poi, come in Take Shelter, un mare finale.
Ma se allora fu minaccia e morte adesso è bellezza e vita.
( voto 8 )

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :