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Al Cinema: recensione "Open Grave"

Creato il 20 agosto 2013 da Giuseppe Armellini
E' davvero strano come un film che mi ha praticamente convinto in tutte le sue componenti, vuoi l'originale sceneggiatura su una tematica abusata in modo incredibile questi ultimi 10 anni (provo a non svelare quale...), vuoi l'ottima recitazione, con quel Sharto Copley sempre più convincente dopo esser stato catapultato a far l'attore quasi dal nulla in quel meraviglioso film che è District 9, o la regia,capace di regalare 4,5 scene davvero notevolissime,persino le ambientazioni, magnifiche, quasi da videogame di sopravvivenza, tutto dicevo è convincente, tutto, eppure il film non mi ha quasi mai coinvolto, è passato via velocemente come una bella ragazza che ti passa davanti ma della quale dopo un metro già ti sei dimenticato.
Perchè c'è differenza tra l'essere interessante e coinvolgente, molta differenza.
E interessante Open Grave lo è di certo perchè se un film a fine primo tempo ti porta a discutere con i tuoi amici su quello che potrà accadere, su quello che si può nascondere sotto l'apparenza, sull'importanza e ruolo di ogni personaggio allora il film in qualche modo è senz'altro riuscito.
Ma la capacità di coinvolgere ha una magia tutta sua che tante volte se ne frega dell'eccellenza di scrittura, regia e recitazione.
Un uomo si sveglia in mezzo a dei cadaveri in una fossa comune molto profonda. Viene aiutato a risalire su da una ragazza. Arriva in una casa dove trova altre 4 persone. Nessuno, compreso lui, ricorda niente del proprio passato. Scoprono che tra 2 giorni avverrà qualcosa di grande. Cosa?
Tre i riferimenti lampanti, almeno riferiti all'incipit: The Cube, Saw e Identità (ma non per il colpo di scena, tranquilli...). In tutti questi film delle persone si ritrovano in un luogo sconosciuto senza sapere come ci sono arrivati. In alcuni casi non si ricordano nulla del loro passato che però riaffiora piano piano.E in tutti i casi (come si fa allora a non citare anche La Cosa?) iniziano a sospettare l'uno dell'altro, non fidarsi di nessuno.
Fortunatamente poi Open Grave ha un'originalità tutta sua, complimenti.
Ammetto di non averci capito nulla fino alla fine, aver sbagliato tutti i "pronostici" ma essermi molto piaciuti i twist che avranno quasi tutti i personaggi.
Ma, qualora volessimo, le domande da porsi sarebbero decine, ci sono tante cose che faticano a tornare.
Resta un film di buona atmosfera, non coinvolgente però, molto intrigante nel suo sviluppo, che ha la sua componente di forza nei "pazzi", l'uomo legato al filo spinato, i boscaioli, i due nell'ospedale, quella nel fienile. Inutile negare infatti che tutte le scene migliori sono legate al contatto dei protagonisti con questi "esseri".
Splendido il campo lungo finale, immagine di agghiacciante bellezza.
Si tenta anche, e nemmeno troppo velatamente, di dare al film una componente emotiva molto forte ma non nascondo che a me, malgrado l'ottima prova degli attori, tutto ha lasciato abbastanza indifferente.
Dopo La notte del giudizio ancora un altro film con una idea "nuova" dietro.
Ancora un altro film con tante buone cose dentro.
Ancora un altro film, ahimè, che non riesce mai a spiccare mai il volo però.
( voto 6,5 )

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