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Al Gallo il derby con Belinelli Bargnani sempre più leader

Creato il 04 dicembre 2010 da Basket - Di Tutto Un Po'

I Knicks di Gallinari vincono a New Orleans: 13 i punti di Danilo contro i 9 di Belinelli, anche se gli Hornets erano senza West. A Toronto ennesima prova super del Mago: 26 punti e 12 rimbalzi nel successo contro Oklahoma

Danilo Gallinari e i suoi Knicks vincono il derby contro gli Hornets di Belinelli (92-100) privi di West. Un Bargnani in gran forma realizza 26 punti e 12 rimbalzi e trascina i Raptors al successo sui Thunder.

Gallinari subisce la pressione di Belinelli (a destra). Ap
Gallinari subisce la pressione di Belinelli (a destra)

New Orleans Hornets-New York Knicks 92-100

Il derby azzurro è dunque appannaggio dei Knicks di Danilo Gallinari. La compagine newyorchese vince 100-92 a New Orleans e conquista il suo ottavo successo nelle ultime nove gare. Agli Hornets però resta il rammarico di aver dovuto rinunciare al loro miglior marcatore, quel David West (out a causa di un problema intestinale) che, per via delle sue caratteristiche, avrebbe dato molto fastidio alla truppa di Mike D’Antoni. Monty Williams promuove quindi in quintetto Jason Smith e i padroni di casa partono con il piede giusto, segnando i primo otto punti della gara. Marco Belinelli firma un canestro dalla media distanza, i Knicks rispondono con l’altro azzurro sul parquet, Danilo Gallinari e iniziano a cercare Amare Stoudemire sotto canestro. New Orleans non può contare sul letale pick and roll Paul-West ma riesce a fare male dal perimetro alla squadra newyorchese che piano piano comunque inizia a trovare ritmo in attacco. All’inizio del secondo quarto Mike D’Antoni trova addirittura gli insperati punti di Shawne Williams, Beli però in contropiede spinge i padroni di casa al +9. I Knicks arrancano ma trovano la soluzioni ai loro problemi. Si chiama Amare Stoudemire. L’ex Suns, infatti, si carica sulle spalle l’attacco newyorchese, firma 10 punti consecutivi, e rimette in scia gli ospiti. Il resto lo fa il Gallo che chiude il primo tempo con due triple importantissime. Il finale di secondo quarto si tinge di azzurro, ai due canestri pesanti del milanese, risponde, infatti, sempre dalla lunga distanza, Marco Belinelli. I Knicks comunque vanno negli spogliatoi avanti 55-53.

L’intervallo non toglie il ritmo a Gallinari che firma, con la solita tripla, i primi punti dei Knicks nella ripresa. Gli Hornets soffrono troppo l’assenza di West e si mettono a fare confusione in attacco. Stoudemire capisce che e’ arrivato il momento giusto per cambiare marcia e si mette ad attaccare il canestro avversario con caparbietà. Emeka Okafor deve fare gli straordinari ma non riesce a limitare “Stat” che a tratti è assolutamente immarcabile. Belinelli va a segno dal perimetro ma Felton e Chandler chiudono il quarto in bellezza e i Knicks, alla fine del terzo periodo, sono avanti 79-73. Coach Williams mescola le carte con le rotazioni e lascia Paul in panchina qualche minuto di troppo, i Knicks così nei primi minuti dell’ultimo quarto scappano via. Chandler e Stoudemire continuano a trovare il canestro, gli ospiti così arrivano al vantaggio in doppia cifra e toccano quota +13 a 4’28’’ dalla fine grazie al canestro da sotto di Gallinari. Gli Hornets non ci credono più e si affidano alle triple di Chris Paul ma il match oramai è definitivamente compromesso. Vincono con pieno merito, quindi, i Knicks di Danilo Gallinari che dopo aver sconfitto Marco Belinelli, domenica sfiderà l’altro azzurro, Andrea Bargnani, per il suo secondo derby consecutivo.

New Orleans: BELINELLI 9 (3/7 da due, 1/5 da tre), 2 rimbalzi, 1 assist, 1 recupero in 38’. Ariza 21 (9/17, 0/4), Paul 17. Rimbalzi: Okafor 14. Assist: Paul 10.
New York: GALLINARI 13 (2/6 da due, 3/6 da tre), 1 rimbalzo, 3 assist, 1 recupero, 1 stoppata in 31’. Stoudemire 34 (15/22), Felton 17. Rimbalzi: Stoudemire 10. Assist: Felton 13.

Andrea Bargnani festeggia con Jose Calderon. Reuters
Andrea Bargnani festeggia con Jose Calderon

Toronto Raptors-Oklahoma City Thunder 111-99

Orfani della stella Kevin Durant i Thunder cedono ai Raptors che dominano gli avversari nel terzo eccellente quarto da 34 punti (contro 18) e ottenengono la sesta vittoria nelle ultime otto partite per 111-99. Una gara da incorniciare per Toronto con tantissimi motivi per essere soddisfatti: Andrea Bargnani è sempre più punto focale dall’attacco e non solo. Il Mago si procura la prima doppia doppia della stagione terminando con 26 punti e 12 rimbalzi. Al suo fianco brillano Barbosa (22 punti), Calderon (che eguaglia il suo record stagionale di 15 assist) e Johnson (5/5 al tiro per 14 punti e 9 rrimbalzi). “Nel primo tempo ci siamo battuti da soli con 10 palle perse, una cattiva transizione difensiva e troppe seconde occasioni per loro – è la spiegazione di Jay Triano -. Nel terzo quarto abbiamo invece giocato un buon basket, con grande pressione in difesa e ottimi tri in attacco”. Limitare Russell Westbrook era l’imperativo della vigilia e Toronto ci è riuscita con la collaborazione di tutti e un Calderon molto concentrato contro il diretto avversario. Lo spagnolo dirige l’orchestra con autorità in attacco dettando il ritmo e mettendo i compagni in situazioni ideali per far canestro. Dopo neanche tre quarti di gara Calderon ha già smazzato 15 assist e la difesa dei Thunder mostra grandi crepe specialmente negli aiuti e nelle rotazioni. Sembra più una questione di poco impegno perché i Raptors riescono sempre a tirare con un uomo libero grazie anche a un’efficace circolazione di palla. E quando non ci sono soluzioni facili si può sempre contare sulle doti realizzative del Mago che non si preoccupa troppo delle diverse marcature che deve affrontare di volta in volta. Scott Brooks, coach dei Thunder, mette sulle tracce di Bargnani ogni tipo di giocatore (ne abbiamo contati 5), ma l’azzurro va avanti per la sua strada. Dopo 10 punti nel primo quarto con 4/5 e un solo punto nel secondo dalla lunetta Bargnani torna a colpire dopo l’intervallo. I Raptors, che inseguivano di 7 punti all’intervallo, ubriacano gli avversari all’inizio della ripresa e il primo a segnare è Bargnani in layup che si ripete presto da dietro l’arco. Due schiacciate spettacolari di Weems in contropiede lanciano Toronto in testa (64-63) e con la difesa di Oklahoma sempre più statica e sorpresa dal brillante gioco dei Raptors il punteggio è di 86-77 dopo tre quarti.

Toronto continua a giocare bene nell’ultimo quarto e ottiene il meritato successo. Con due minuti da giocare e sopra di 9 lunghezze Bargnani mette la parola fine all’incontro con un canestro di gran classe ricevendo spalle a canestro fuori dall’area e tirando sopra la testa del difensore più basso di lui. Il Mago arriva a quota 26 con un altro jumper a un minuto dalla fine (109-96) e l’ultimo canestro è del bravissimo Barbosa che ruba palla e vola in contropiede. Nelle parole di Scott Brooks si possono capire i meriti del buon momento dei Raptors (8-11): “Siamo stati battuti da una buona squadra. Coach Triano riesce a farli giocare al massimo, a farli correre e giocare bene. Erano preparati e hanno difeso bene quando c’era bisogno. Non abbiamo avuto risposte contro il loro gran movimento in attacco”. Merito che va diviso tra la capacità di Triano nell’ottenere sempre il massimo dai giocatori e tra gli stessi giocatori che mostrano una grande chimica di squadra, spirito di sacrificio e giocano un basket senza egoismi. Un esempio viene dalle parole del nuovo arrivato Jarryd Bayless che dopo la partita ha raccontato a proposito di Bargnani: “Gli ho detto di farsi sempre trovare pronto, che se appena lo vedo libero la palla gli arriva. Andrea ha grandi doti realizzative che mettono in serie difficoltà le difese avversarie”. Non solo i compagni, anche gli avversari riconoscono la pericolosità di Bargnani: “Sono bravi, sono atletici e hanno un ottimo giocatore come Bargnani. Hanno molti tiratori. Sono bravi anche in contropiede e semplicemente non siamo riusciti a fermarli”. Toronto ha tirato con il 55%, vinto la lotta a rimbalzo 42-34 e limitato a 5 le palle perse nel secondo tempo.

Toronto: BARGNANI 26 punti (10/17 da 2, 1/3 da 3, 3/4 tl), 12 rimbalzi, 2 assist, 3 palle perse e 3 falli in 41’. Barbosa 22 (7/12), DeRozan e Johnson 14. Rimbalzi: Bargnani 12. Assist: Calderon 15.
Oklahoma City: Westbrook e Harden 20, Green 17. Rimbalzi: Sefolosha 7. Assist: Westbrook e Green 7.

tratto da Gazzetta.it



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