Rick Remender
Ci sono autori che sanno davvero come far surriscaldare i propri lettori; alle volte accendendo entusiasmi irrefrenabili, altre volte suscitando antipatia, avversità e finanche odio (e Dan Slott ne sa qualcosa!).
L'ultimo, in ordine di tempo, a scatenare un devastante sentimento di avversità nei suoi confronti è stato (a parere di chi scrive) l'ottimo Rick Remender, capace di far incazzare davvero non poco gli appassionati lettori di Capitan America, al punto di spingere una parte di questi a creare l'hashtag #FireRickRemender con la speranza di convincere le alte sfere della casa delle idee a licenziarlo.
Ma cosa ha scatenato l'ira dei fan? La risposta a questa domanda presuppone che io vi riveli degli spoiler inerenti albi di Capitan America che la Panini Comics pubblicherà solo nei prossimi mesi, quindi se non volete che vi rovini qualche sorpresa non continuate la lettura.
Jet Black rivela la sua età a Sam Wilson
Il motivo di tanta rabbia va ricercato nella relazione intessuta tra Sam Wilson (A.k.a. Falcon) e Jet Black, la figlia di Arnim Zola che abbiamo imparato a conoscere sui primi albi della serie di Capitan America targata Marvel NOW! Presentata al pubblico nelle vesti di una ragazzina, Jet Black vive per circa venti anni una avventura (dapprima come nemica giurata e poi) al fianco di Steve Rogers nella dimensione Z. Quando l'alter ego di Capitan America riesce, grazie all'intervento di Sharon Carter, riesce a tornare nel nostro mondo (nel quale anziché venti anni sono trascorsi solo pochi minuti), la bruna guerriera sfugge alla realtà distopica creata dal padre per approdare nella nostra (o almeno la versione Marvel della nostra realtà!). Dopo alcune avventure vissute nell'universo Marvel al fianco di Cap e Falcon, complice qualche bicchiere di vino di troppo, accade l'inevitabile con Sam e Jet Black che finiscono a letto insieme. La polemica è esplosa immediatamente, ed è esplosa in maniera furibonda. I lettori più indignati accusano Remender di aver fatto violentare una ragazzina dal ben più attempato Sam Wilson (e poco importa se prima di consumare nel fumetto Jet Black abbia dichiarato la sua età - 23 anni - e dunque abbia dichiarato di essere maggiorenne, né tanto meno che la ragazza fosse consenziente), qualcun altro, pur se non lo ammetterebbe mai pubblicamente, è forse scandalizzato dalla esplicita relazione interrazziale. Sta di fatto che in breve sui social network è montato il boicottaggio dello sceneggiatore e l'esplicita richiesta del suo licenziamento.
La controversa vignetta
relativa al...
"mattino dopo"
Sulle pagine (virtuali) di Bleeding Cool, Rich Johnston, con molta ironia ricorda che diverse centinaia di anni fa William Shakespeare con Romeo e Giulietta, raccontò una storia simile e, quindi, lancia l'hashtag #FireWilliamShakespeare.
Ben più seria è la risposta di Tom Brevoort che, attraverso Formspring, il suo blog ospitato su Tumblr, a un lettore che gli chiedeva il perché di così tanto livore nei confronti di Rick Remender ha risposto:
"Penso che ci siano due cose di cui parlare.
Innanzitutto bisogna soffermarsi sullo stupro, si tratta di una problematica che può coinvolgere, e comunque spaventa, almeno la metà della popolazione. Per questo ci sono moltissime persone decisamente sensibili in proposito. Si tratta di un problema serio che non dovrebbe mai essere affrontato con leggerezza.
In secondo luogo, però, c'è una minoranza di lettori che si è molto arrabbiata con Rick perché si sono sentiti offesi per qualcosa che è realmente accaduto o che hanno solo immaginato. Questa minoranza di lettori sta provando a scatenare la rabbia di altre persone, nella speranza di ottenere che Rick sia licenziato.
Questa è una situazione molto simile a quella che abbiamo vissuto agli inizi della pubblicazione di Superior Spider-Man. In quel caso alcuni appassionati, indignati per il fatto che Peter Parker era stato ucciso da Doc Ock che poi ne aveva preso il posto, cominciarono a diffondere la voce che Doc aveva violentato Mary Jane - una cosa neanche lontanamente raccontata nel fumetto. Per quelle persone era più importante ottenere il licenziamento di Dan Slott che non far emergere la verità riguardo ciò che davvero veniva raccontato nelle storie.
Credo che i lettori abbiano tutti i diritti di esprimere le loro preferenze per un titolo e per gli autori che desiderano o non desiderano che ci lavorino, e hanno anche diritto a fare qualcosa per ottenere che un autore a loro inviso sia rimosso dall'incarico. Ma trovo che questo comportamento sia disgustoso, mentire riguardo il vero contenuto delle storie e farlo, suscitando la reazione di coloro che sono sensibili alla tematica, solo per portare l'opinione pubblica dalla propria parte e ottenere con ogni mezzo il proprio scopo è vergognoso - si tratta solo di persone che fanno campagna elettorale. E questa situazione avvolge la nostra comunità di un'aurea malsana".
Dal canto mio, trovo non solo che sia disgustoso far scandalizzare l'opinione pubblica solo per ottenere una soddisfazione personale nei confronti di un autore che non piace, ma credo che sia ancor più brutto che lo si faccia attraverso l'utilizzo dei social network e della enorme cassa di risonanza che essi sono in grado di creare fornendo false notizie a un pubblico non necessariamente preparato e interessato all'argomento e a verificare la veridicità delle fonti.
Galeotto fu quel bicchiere di troppo...