Il segno delle vecchie stazioni di benzina con le loro pensiline in cemento armato spuntate come funghi nelle città espanse dal boom economico. E gli interrogativi sull'energia e il carburante del futuro, che qualcuno immagina sotto forma di elettricità distribuita da malinconiche prese penzolanti, metro dopo metro, lungo tutto il percorso di una lunga autostrada.
Aperta fino al 29 settembre, una grande mostra ripercorre al Maxxi sessant'anni di storia italiana attraverso l'impatto dell'energia sull'architettura e il paesaggio dal boom petrolifero alle rinnovabili. E complici sette grandi studi internazionali di architettura, dal cileno Guillermo Acuna all'olandese Rem Koolhaas, prova a lanciare uno sguardo sul futuro che ci attende, gli spazi e i dispositivi che ci permetteranno l'accesso all'energia necessaria al movimento, la natura dei carburanti.
Intitolata 'Energy, architettura e reti del petrolio e del post petrolio', la rassegna organizzata dal museo romano e presentata oggi dalla presidente della fondazione Giovanna Melandri (main sponsor è Eni), esplora passato presente e futuro dell'energia con un percorso articolato in tre sezioni. Si parte con Storie/Stories, curata da Margherita Guccione ed Esmeralda Valente, con disegni, plastici, progetti, foto, film e giornali d'epoca per raccontare e ricostruire il passato, dagli anni Quaranta ad oggi, dai singoli distributori di benzina all'invenzione degli edifici a ponte tipica degli autogrill, dalle stazioni di servizio ai villaggi e ai motel.
Il percorso prosegue poi con 'Fotogrammi/Frames', curata da Francesca Fabiani, che indaga il presente attraverso gli occhi di Paolo Pellegrin, Alessandro Cimmino e Paola Di Bello e i loro reportage nei luoghi di produzione e della distribuzione dell'energia. E se il grande fotoreporter Pellegrin si ferma davanti ad una gigantesca raffineria vicino a Ravenna, Paola Di Bello sceglie un taglio sociologico realizzando un video con 60 ritratti di passanti davanti a un distributore di benzina in tre vecchi quartieri periferici milanesi.
Dedicata alle suggestioni del domani, la terza sezione, 'Visioni/Visions', curata da Pippo Ciorra, raccoglie i progetti degli architetti, dall'installazione multimediale di Guillermo Acua che consente al visitatore di "agire virtualmente" sui flussi di energia di Santiago del Cile alla 'clinica' per il rifornimento di energia immaginata da Lifethings (Corea del Sud). Firmata dagli italiani di Modus, l'idea dell'autostrada che fornisce energia lungo tutto il percorso, mentre i sudafricani Noero Architects espongono un lavoro su un villaggio di pescatori vicino Cape Town che auto produce energia in una dimensione domestica e comunitaria. Special guest della sezione OMA/AMO di Koolhaas, presenta Roadmap 2050: un wallpaper lungo sette metri che ridisegna la geografia dell'Europa dal punto di vista energetico.