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Al mio tesorino

Da Mammazeroventi
   Mio piccolo tesoro,oggi ho finalmente deciso di scriverti qualche parola…ormai  sei un’ ometto, il mio piccolo grande ometto…
La mia vita da quando ci sei tu è cambiata, sei stato come un uragano che ha raso al suolo tutto quello che ha incontrato nel suo cammino, e insieme abbiamo dovuto ricostruire il nostro mondo…
Sei arrivato dopo una lunga ricerca, quando ormai stavo perdendo le speranze , e  già in quel momento avrei dovuto capire che il mio ometto avrebbe avuto un bel caratterino….Scoprire che dentro di me stava crescendo una nuova vita, ha cambiato il mio modo di vivere e di pensare, quel piccolo puntino pulsante, che ha fatto commuovere me e il tuo papà la prima volta che l’abbiamo visto, e che sarebbe diventato il nostro bambino, doveva avere tutte le nostre attenzioni.Il giorno del nostro matrimonio anche tu eri con noi, proprio lì, dentro la mia pancia che sembrava essere dovuta a qualche chilo di troppo, ma che dopo qualche mese sarebbe esplosa in tutta la sua grandezza, e mi avrebbe fatto assomigliare ad una mongolfiera felice… Fino a quel momento in pochi sapevano della tua presenza, ma la grande gioia del tuo arrivo non poteva essere nascosta….dovevamo gridarlo al mondo intero…Ogni visita dalla dottoressa per fare l’ecografia era motivo di gioia ed orgoglio.Facevamo vedere la tua fotografia a tutti, perché già allora eri il bambino più bello del mondo.Al mio tesorinoQuei nove mesi non passavano più, avevamo voglia di vederti, di stringerti, di sentire il tuo profumo, di accarezzare le tue manine rugose e di mordicchiare i tuoi piedini grassocci; ma tu dentro quel pancione ci stavi proprio bene, e non avevi nessuna intenzione di uscire prima del previsto.Poi quella sera del 1 ottobre qualche dolorino, sempre più intenso e frequente, che ti avvicinava a noi.I dottori dicevano che era presto, che dovevo avere pazienza, ma io ti volevo tra le mie braccia, non dentro la pancia, volevo sentire il tuo respiro sul mio petto, non i tuoi calcetti sulle costole!!!!Ed ecco che la mattina del 3 ottobre , quel dottore magro e pelato con gli occhialini tondi,mi dice di seguirlo perché voleva chiederti ancora per quanto tempo pensavi di restare nella pancia della tua mamma…e alle 16:05 di quel piovoso 3 ottobre, sei arrivato tu a far splendere il sole nella nostra vita.
Quando sei nato tu la mia immensa gioia è stata un soffocata dalle mille nuove responsabilità, dalla paura di non essere in grado di prendermi cura di te, dai consigli di tante persone che volevano rendersi utili, ma che invece non facevano altro che alimentare la mia stanchezza e le mie paure le mie ansie…ringrazio il cielo di avere avuto accanto a me quell’uomo meraviglioso, fantastico, coraggioso, dolce e forte, severo e rassicurante che è il tuo papà, senza di lui non ce l’avrei fatta…Non dormivi, e io ero tanto stanca; non mangiavi e io pensavo che la colpa fosse mia perché il mio latte non era buono, invece eri solo vorace.Piangevi tanto, e solo col tempo ho capito che erano le coliche e non dipendeva da me…ma ogni volta che strillavi per il dolore mi piangeva il cuore, e mi sentivo inutile perché non potevo fare nulla per placare il tuo dolore…Ma il tempo poi aggiusta tutto, le coliche son sparite, il biberon ha sostituito il mio seno e per il sonno…beh per quello ci stiamo ancora lavorando…Col tempo ho cercato di imparare a prendermi cura di te, ho messo da parte le mie esigenze, i miei capricci di donna per rendere meravigliosa la tua vita, e ancora oggi sto cercando di imparare…cavolo, mio piccolo tesoro, fare la mamma è davvero difficile, e la cosa peggiore e che non c’è nessuno in grado di insegnarti come si fa…
Io, che forse avevo ancora bisogno di essere presa per mano e guidata, sono diventata la tua guida, la tua mano…e non passa giorno in cui mi chiedo se sono in grado di farlo…Ci son giorni davvero bui, in cui mi sembra che con te sto sbagliando tutto; giorni in cui vorrei solo scappare, evadere da queste mura, dalle tue pipì, dalle tue cacche, dai tuoi capricci, dai tuoi giochi sparsi per tutta la casa…ma dove potrei andare? Tu e il tuo papà siete tutta la mia vita, il mio mondo, il mio ossigeno… e mi basta guardare quella fotografia in camera, dove vi stringete sorridenti per capire che questo è il mio posto…che il mio ruolo in questo mondo è quello di prendermi cura di voi….   Ormai sei grande, stai raggiungendo ogni giorno un nuovo traguardo, e questo mi riempie il cuore di gioia anche se so che ogni tuo traguardo e un passo che ti allontana da me…Già dai tuoi primi giorni di vita si capiva che avevi un bel caratterino, anzi il dubbio ci era venuto quando ancora eri dentro la mia pancia, e poi ne abbiamo avuto a conferma…I tuoi sorrisi, i tuoi sguardi teneri hanno riempito da subito le nostre giornate.La vita con te è davvero  meravigliosa…   La tua mamma

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