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Al Museo del Rugby plana un cap da Triveneto

Creato il 08 novembre 2011 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Al Museo del Rugby plana un cap da TrivenetoRicevo e pubblico

Il 18 maggio del 1974 a Padova la formazione dei Dogi giocò la sua prima partita affrontando e superando 14 a 9 i Leopards, la nazionale sudafricana formata esclusivamente da giocatori di colore, alla prima apparizione in Europa.
Fra i giocatori in maglia rossa giocava anche un certo Manrico Marchetto, 43 caps con l’Italia fra il 1972 ed il 1981, terzo miglior realizzatore di mete in Azzurro con 21 marcature.§
Il club come da tradizione ovale insignì ciascun giocatore con il “Cap” tradizionale dei Dogi, il Corno Ducale, il copricapo indossato dai Dogi di Venezia, divenuto uno dei simboli della città lagunare.
Quel Cap è giunto al Museo del Rugby consegnato a Corrado Mattoccia direttamente dalle mani di Manrico Marchetto.

La squadra dei Dogi, club ad invito in cui militavano i migliori giocatori del Triveneto,  fu fondata il 17 dicembre 1973 a Treviso: le foto della cena che ne ha celebrato la nascita sono conservate fra gli oggetti appartenuti a Mirko Petternella, giornalista RAI per anni voce del rugby italiano, donati al Museo del Rugby dalla moglie Marina. Mirko Petternella fu uno dei soci fondatori del club.

La selezione del Triveneto giocò da quel 18 maggio del ’74 ventidue incontri, l’ultimo  il 17 novembre del 1993 a Treviso contro i Lupi, club ad inviti del Centro e Sud Italia, selezione di cui il museo conserva due maglie: quella di Giovanni “Nanni” Raineri e di Andrea “Cocciò” Castellani.
Testimonianze de I Dogi sono all’interno della collezione “Fango e Sudore” le maglie di altri due celebri giocatori cha hanno vestito la maglia rossa bordata oro: Pasquale Presutti ed Arturo Bergamasco.


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