Al Polide da Evelino Abeni per chiarire le idee: la storia dei comunisti italiani dopo la Bolognina. Appuntamento martedì sera

Creato il 05 marzo 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Archiviata la tornata elettorale (Politiche e Regionali), torna nel vivo l’attività di Polide, il laboratorio politico-culturale (via Palestro 42) aperto “a tutti coloro che vogliono essere cittadini attivi, informati – sostiene l’animatore del circolo, Roberto Vitali – consapevoli che le loro scelte e il loro impegno determinano il futuro della comunità in cui vivono”. L’attività di “Scomporre la storia per ricomporre la politica” riprende martedì prossimo (12 marzo), alle 21, con l’intervento, nella saletta-conferenze del teatro Filodrammatici, di Evelino Abeni. Titolo della serata: “I Comunisti Italiani dopo la svolta della Bolognina”. Moderatore dell’incontro, aperto alla cittadinanza, sarà l’ideatore del ciclo di conferenze Agostino Melega. I successivi incontri, sempre condotti da Melega, si terranno al lunedì alle 21 presso la sede del circolo.
Gianfredo Mazzini, con l’intervento dal titolo “CCD: centralità dei cristiani impegnati in politica”, sarà il protagonista della serata del 25 marzo. L’8 aprile si parlerà della nascita del partito di Di Pietro, l’Italia dei Valori. Lunedì 22 aprile sarà la volta del Partito dei Pensionati. L’ultimo appuntamento con un protagonista della Prima Repubblica è per il 6 maggio con il racconto della nascita di Alleanza Nazionale. L’11 maggio si terrà quindi la festa di fine ciclo, con tutti i relatori del ‘percorso storico’. L’occasione sarà quella di celebrare la Festa dell’Europa (9 maggio). Gli ideali all’origine dell’Unione europea sono stati enunciati infatti il 9 maggio del 1950 dal ministro degli Esterg francese Robert Schuman. Questa data è quindi oggi celebrata come uno dei momenti fondamentali nella creazione dell’UE.
Finalità degli incontri, ribadisce Melega, è quella di “rendere protagonisti gli uomini e le donne che vissero, direttamente o indirettamente, il travaglio della Prima Repubblica e che successivamente ritrovarono lo spirito e le motivazioni per continuare, o iniziare, un impegno politico”.

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