Al Popolo della Rete stanno antipatici i Siriani

Continua la carneficina siriana. Continua in violazione di ogni regola, di ogni diritto umano, di ogni accordo internazionale. Continua con la santa benedizione della Russia di Putin, nostro buon amico, con il placet della Cina, con il finto sdegno degli USA e col silenzio totale e assordante dell’Europa. E quello che più stride è la mancanza totale di indignazione da parte del cosiddetto popolo della rete, quello che è sempre pronto alla rivoluzione purchè non comporti l’uscire di casa, quello che si incazza con le banche, che fantastica si complotti sinarchici ai danni del popolo, quello che riaprirebbe i lager per solidarietà coi Palestinesi. Ma il Popolo Siriano, evidentemente, gli sta sulle scatole. In Siria le stime parlano di circa 53.000 vittime: bambini, donne, civili, molti uccisi barbaramente, altri sotto i bombardamenti, l’uso di gas nervino è ormai assodato. La comunità internazionale sta facendo poco o niente (Obama è adesso a colloquio con Benjamin Netanyahu ma ancora una volta puzza d’aria fritta). L’Europa tace. D’altra parte le ultime soluzioni alle crisi internazionali hanno prodotto risultati peggiori delle crisi stesse. Ma i Rivoluzionari del web dove sono? Che ne pensano? Che gli hanno fatto di male i Siriani?

Luca Craia