Magazine Diario personale
Nell'immaginario collettivo -cosa poi verissima- in Spagna la gente esce dall'ufficio e ha ancora tempo di andare al supermercato, preparare la cena e vedere le notizie del TG della sera e anche un film in prima serata, che qua inizia alle 22.
Noi invece spegniamo la luce per dormire.
Raul giá da tempo mi decantava le gioie di andare a dormire al tramonto e svegliarsi ancora prima del gallo, ma io avevo una resistenza infinita perché solo dopo una certa ora mi prendeva l'ispirazione: per scrivere il blog, ma anche per fare una crema, cucinare o alla disperata, lavare il bagno.
Piegare calzini.
Raccogliere giocattoli.
Ma ho deciso di disintossicarmi.
Visto poi l'ultimo post scritto, questa è un'altra decisione presa per fare posto a Marc: perché la cosa migliore è che ceniamo alle 19.30 che manco in Svezia, con la gente ancora per casa (sí, quella stessa gente che come dicevo fa riunioni improvvisate qua da noi e pur vedendoci cenare non si scompone affatto!) e poi abbiamo un'ora e mezza per giocare con lui.
La casa? Fa cagare più o meno, ma esistono i sabati apposta no?
Queste giornate soleggiate e a trenta gradi ci hanno poi permesso a dire il vero di stare fuori tutto il pomeriggio, con siesta inclusa e una volta in casa tra cena e bagnetto, non ho avuto il tempo di soffermarmi troppo sugli angoli oscuri.
E cosa faccio in piedi a quest'ora?
Sto trasgredendo : sto cucendo il buco nei leggins e studiando le partiture della dobrada.
Sì perché, sono di nuovo ufficialmente in pista, anzi nel gruppo di batukada!
Nonostante io viva con un piacere immenso il tempo che passo con Marc e con Raul,- queste ultime due settimane sono state proprio belle -me lo dico da sola, sono ancora più raggiante e mi alzo al mattino ancora più creativa e motivata solo perché il mercoledì sera ho le prove e abbiamo già fatto due esibizioni pubbliche che ci hanno riempito di soddisfazioni.
Non posso certo nascondere a me stessa e al mondo che se ho suonato nella batukada fino a 2 settimane prima di partorire, tornare nel gruppo e sentirmi come due anni fa mi fa stare bene. Perché nasconderlo?
Raul è contento, ma quando mi ha vista con l'uniforme che usiamo
mi ha detto: "ma la finisci di fare l'adolescente?!"
Ci sono rimasta male.
Secondo voi, ha ragione?
Raul ogni tanto se ne esce con 'sto discorso che lui ha quasi 40 anni e si sta ponendo nuovi obiettivi e nuovi ritmi, tipo quello del dormire, tipo quello di uscire meno, leggere di più..... e io gli dico "E allora? Io di anni ne ho appena compiuti 31, tu a 31 anni dov'eri?!
Sapete dov'era? A Cuba, in cazzeggio per un mese! E da là è andato in Repubblica Dominicana per altri due!
Ora, è vero, non c'erano figli di mezzo, ma secondo voi le passioni hanno età o hanno alcuna correlazione con la famiglia e le responsabilità?
Solo perché ho un figlio, devo avere come passione solo yoga o l'uncinetto o sfornare torte che più si confanno a madri di famiglia e devo rinunciare a due ore sfondandomi i timpani, finire la serata con una birra e tanti saluti? Perché poi appunto, appena finiamo le prove a 1 km da casa mia per fortuna, in una casa di campagna, vado direttamente a letto perché smangiucchio là che non ho manco bisogno di cenare e mi ritrovo i due nel letto che mi aspettano, alle 21.21 puntuale arrivo. Quindi salto tutta la fase "adolescente" perché non mi intrattengo a farmi le canne, né a bere tre birre fino a mezzanotte.
Tra l'altro alle 6 del mattino sono già in piedi per riequilibrare il mio karma con i miei soliti saluti al sole, vado a lavorare e alle 15 spaccate ho Marc in braccio che continua a sbavare in prossimità della tetta, in casa non manca carta igienica né buon cibo, io mi occupo di pagare le bollette e il cibo agli animali e da sabato abbiamo anche due cavalli.
Importa quindi come trascorro il mio tempo libero faticosamente risicato, ma vitale?
Suonare all'unisono ritmi di samba è una cosa seria. O almeno, più seria di quello che sembra.
Poi, parliamone: sapete chi c'è nel gruppo con me? Due ragazze che conoscevo da anni e sapevo che avevano già figli (erano nella nostra Escoleta poi come è successo erano andate via): e scopro che dopo aver fatto un altro figlio a testa, e dopo aver divorziato entrambe e entrambe hanno dei rasta lunghi fino al culo etc.... e si fanno dei cannoni che manco vi sto a raccontare, vivono insieme con i loro figli e si divertono e sono anche mamme.
Bravissime mamme, amorose, disponibili, attente ma che se proprio hanno la possibilità di avere dei minuti liberi, così li vogliono passare.
Nel mio gruppo poi siamo più ragazze che ragazzi e tra noi ragazze siamo quattro madri su sette in totale.
Quindi, statisticamente: le mamme vogliono libertà.
E viverla come credono.
Se non avessi la batukada francamente starei a casa, tanto per dire.
Non mi iscriverei al circolo del libro né andrei in piscina.
Pensate: sabato scorso in mattinata abbiamo avuto la nostra seconda esibizione e siccome Raul era al mercato ho dovuto chiedere a mia suocera di tenere Marc e dopo il discorso che mi ha fatto Raul, volevo mentire, tipo dire "Aaaahh che devo lavorare cazzarola, sostituisco la collega in negozio"....poi ho pensato: "ma perché mi dovrei vergognare? Anzi, dico di raggiungermi più tardi, no?! Così mi sentono!"
E' vero, suonare il tamburo non è fino come suonare il violino o il pianoforte: batukada è sinonimo di rumore e casino e spesso arriva la polizia (anche se abbiamo sempre l'autorizzazione!) , batukada è giovanicheballanointornoassatanati, è sudore, è birra a fiumi... insomma, cose che una mamma non te la immagini proprio associata a questi criminali.
Sto cercando un equilibrio tra questa me e l'altra me, quell'altra che aveva i capelli blu e poi rosa e ora al massimo si mette una parrucca per fare la cogliona.
E la cosa migliore di tutto questo, alla faccia di Raul, è che Marc sa perfettamente che vado alle prove e dice "La mami va a tocar el tambor" quindi se è contento lui ed io sono contenta, perché continuo a sentirmi mezza in colpa?
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