Magazine Società

Al Senussi arrestato in Mauritania / E' stato per anni il "macellaio"preferito di Gheddafi

Creato il 18 marzo 2012 da Marianna06

 

Al-senussi-abdullah_n


Sguardo arcigno , andatura sicura e ancora  molta tracotanza, che gli deriva da un passato di prestigio vissuto per anni all'ombra del colonnello Gheddafi.

Abdullah al Senussi, capo del servizio di spionaggio del Raìs,insieme allo stesso padre-padrone della Libia e a suo figlio Saif, finalmente è assicurato alla giustizia.

A capo del "triumvirato del terrore" ha seminato morte ovunque nel suo Paese, negli anni passati e, si può dire, fino all'altro ieri, considerandosi appunto un intoccabile.

Oggi l'annuncio ufficiale della sua cattura in Mauritania,data da parte del Consiglio nazionale di transizione, che ha sede a Tripoli, ha fatto tirare un sospiro di sollievo a parecchi ,che vogliono una Libia libera, moderna e possibilmente democratica.

Sappiamo tuttavia che la situazione politica interna, anche nel dopo Gheddafi, è comunque di difficile gestione proprio perché il Paese è diviso  dai contrasti tra le numerose tribù presenti in tutto il vasto territorio.

E questa difficoltà, manco a dirlo, eccola subito manifestarsi nei contrasti immediatamente emersi circa l'estradizione di al-Senussi.

Infatti la Corte Internazionale de L'Aja intende processare l'ex-spia gheddafiana per crimini di guerra commessi contro l'umanità lo scorso anno.

E di questo avviso è anche la Francia, che lo ritiene responsabile di un attacco aereo in volo sul Niger e la conseguente morte di ben 54 francesi.

Ovviamente Tripoli,invece, vorrebbe processarlo in casa.

Chi la spunterà?

Probabilmente per dare maggiore credibilità al Consiglio nazionale di transizione sarebbe forse opportuno che i "panni sporchi" venissero lavati in casa.

Anche se la delicatezza della materia, la rabbia e i rancori inevitabilmente ancora presenti tra i familiari delle vittime, potrebbero incidere molto negativamente sul giudizio finale, rischiando di farlo essere davvero molto parziale.

Ed è inutile sottolineare inoltre, pretestuosamente, in circostanze come queste  e in contesti del genere, dove c'è stata una vera e propria lunga guerra civile, con parecchi morti e vendette anche personali, l'imparzialità della magistratura.

La cosa non è credibile.

D'altra parte,trattandosi di una guerra che ha visto l'intervento di truppe straniere sul territorio(ONU inclusa per mezzi e logistica forniti) e, per giunto, essendo stati resi noti violenze e morti cruente,spesso persino immotivate ,verso civili inermi,del posto e no, sarebbe giusto e opportuno la presa in carico del processo dal tribunale penale internazionale de l'Aja.

Speriamo solo che una decisione saggia venga presa e in tempi piuttosti brevi.

Lo richiede  con urgenza la giustizia, quella che gridano le vittime, specie quelle innocenti di quest'ennesima "sporca" guerra dei nostri giorni.

E lo invoca anche  la credibilità politica che l'opinione pubblica  internazionale vuole sia data alla nuova Libia del dopo-Gheddafi.

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :