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Al Shabaab conquista Merca. La Somalia trema

Creato il 06 febbraio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

La Somalia è di nuovo sotto shock. La violenza dei jihadisti di Al Shabaab non si ferma e conquista nuove postazioni. Nella giornata di ieri gli islamisti somali sono tornati a far parlare di sé conquistando Merca, una cittadina a sudovest di Mogadiscio,  la capitale della Somalia. Per conquistare Merca l’organizzazione jihadista non ha esploso un solo colpo. La città, infatti, che consta di 50mila abitanti, era stata abbandonata dal contingente Amisom per ragioni ancora non comprese, una missione volta ad assicurare la pace e la sicurezza in Somalia dal 2007. A seguito dell’abbandono da parte dell’Amison, la città di Merca è divenuta presto una ghiotta preda di Al Shabaab, la costola di Al Qaeda nel Corno d’Africa.

La bandiera nera è subito sventolata sulla sommità degli edifici pubblici, mentre i guerriglieri islamisti gridavano alla vittoria. Pare, tuttavia, che la presa di Merca da parte di Al Shabaab sia stata breve. Dopo alcune ore, infatti, l’esercito regolare somalo ha ripreso il controllo della città costiera, respingendo l’occupazione jihadista.

L’occupazione di altre città somale per mano di Al Shabaab era già capitata nel gennaio scorso, quando le città stesse erano state abbandonate dai contingenti dell’Amisom. Attualmente ci si sta chiedendo quali siano le strategie in atto presso l’Amisom, più ancora che l’avanzata a macchia di leopardo di Al Shabaab in Somalia. Qualcuno parla di scelte ingiustificate, di vuoti strategici. Così, mentre i soldati ugandesi e kenioti dell’Amisom si spostano lasciando scoperte intere città, queste ultime divengono prede dell’Al Qaeda somala. Ci si domanda dunque perché. I vuoti dell’Amisom, infatti, diventano presto territori facilmente amministrabili da Al Shabaab, che trova in questi ultimi risorse economiche e umane utili per riarmarsi.

Nel mese di gennaio un portavoce dell’esercito keniota aveva fatto sapere che gli spostamenti dell’Amisom non erano affatto da intendersi come una ritirata, bensì come un riposizionamento in linea con una concreta strategia. Quello che tuttavia emerge dalla presa di Merca è un dato drammatico: un’organizzazione jihadista che prende forza e una missione internazionale che mostra le proprie difficoltà. Si parla dunque di un’Amisom che ha sofferto parecchio nell’ultimo periodo, incassando diverse perdite e dovendo fare i conti con i costi di una missione ormai lunga numerosi anni. Si profila dunque il timore di una Somalia che possa sprofondare sotto la violenza di Al Shabaab, di un gruppo jihadista che l’anno scorso (2015) era dato come sconfitto, ma che in realtà pare stia riprendendo piede e territori. Al Shabaab sta raffinando le proprie tecniche di guerriglia, colpendo con sempre maggiore precisione obiettivi mirati. La Somalia trema. Mogadiscio ricorda l’attentato al lido di qualche settimana fa. Ma l’Amisom dov’è finita? Dov’è la missione internazionale?

Tags:Africa,al shabaab,amisom uganda,corno d'africa,Guerra,Jihad,kenya,merca,missione internazionale,mogadiscio,pace,somalia

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