Un film che, nel mondo di oggi dove i flussi migratori hanno un peso così determinante, vuole ricordare cosa voglia dire essere emigrante, affrontare un nuovo mondo, vivere lontani dagli affetti e dalle proprie radici.
Grandi successi e imprese memorabili, ma anche la lotta per la sopravvivenza dei più umili e dei meno fortunati: sono tanti i sentimenti che si rincorrono nella grande "epopea" dell'emigrazione italiana. Sullo sfondo, spiega l'autore, c'è "l'Opera, che è stata la “colonna sonora” che ha fatto da sottofondo alle ondate migratorie ed è rimasta sempre uno dei più forti legami affettivi e culturali con le origini, con quel mondo lontano e amato al di là dell'Atlantico: intrecciare la lirica al tessuto narrativo vuole dare al film un particolare impatto spettacolare ed emotivo, mescolando passione a ironia".
Tante le Arie confluite nel film, firmate da compositori come Puccini, Mascagni, Rossini, fino al Verdi del "Va, pensiero", eseguito per l'occasione sullo sfondo delle montagne Coloradas, nel nord del Paese, dal tenore italiano insieme ad alcuni giovani interpreti di origine india.
Partendo da Buenos Aires, capitale tra le più grandi, vitali e colte del mondo, il film racconta storie che innervano tutta l'Argentina, dalla Pampa alla Patagonia, scoprendo realtà diversissime in cui gli italiani sono ormai profondamente radicati. Italiani di tutte le regioni d'Italia che, pur mantenendo vivo il ricordo delle origini, hanno saputo adattarsi con uno scambio osmotico alle culture con cui sono entrati in contatto.Dopo la presentazione al Torino Film Festival (con repliche anche venerdì 2 e sabato 3 dicembre), Italiani all'Opera! andrà in onda - presentato da Rai Educational - sabato 3 dicembre alle ore 23 su Rai Storia.