Un tramonto freddo e scialbo. Se ne va così, sciogliendosi nel grigio, quasi fosse esausto del lungo giro e avesse fretta di scendere dalla giostra. Già si sentono nell’aria gli scoppi che accompagneranno la sua uscita e accoglieranno festosi quello nuovo: esplosioni di buon augurio. Ecco, sono anche queste le cose, che rendono stressante un anno sulla Terra, persino al Tempo: che senso ha festeggiare l’anno nuovo scimmiottando la guerra per poi lamentarsi se l’ anno di guerre ne porterà a piene mani?
Il silenzio, ecco questo potrebbe essere un bel modo per ricominciare il giro! Un minuto per guardare il cielo, un minuto per confrontarsi con l’Universo, un minuto per sentire il respiro della Terra; un minuto e poi un abbraccio prima di rimettersi in viaggio.
Pensando a Luciano Ori ( un artista che amo moltissimo), alla poesia visuale e ai “meravigliosi anni” rattoppati dai social, ho composto questa cosa che non è certo un biglietto d’auguri, anzi …
Sinfonia dell’anno
poesia visuale omaggio a Luciano Ori (speriamo non si rivolti nella tomba)
Sappiate comunque che vi voglio molto bene e che vi auguro un anno meraviglioso proprio come lo desiderate.