La città eterna si tinge di rosso per la cerimonia d’apertura del Festival del Cinema.
L’Auditorium Parco della musica in Roma è in festa; gente di tutto il mondo che viene e che va, tantissimi facce giovani oltre agli addetti al lavoro, il red carpet delle grande occasioni, un po’ di musica e un luogo che normalmente è molto tranquillo diventa improvvisamente teatro di uno degli eventi più attesi nella stagione artistica della capitale.
Giunto ormai all’ottava edizione il Festival del Cinema è una sicurezza, anche se ogni anno riesce a stupire il suo pubblico con un programma ricco di prime visioni, registi e film da tutto il mondo, incontri, workshop e personalità del cinema internazionali.
Ieri sera tra una folla di fotografi,qualche curioso, giornalisti e accreditati, si è svolta la tanto attesa cerimonia d’apertura nella modernissima sala Santa Cecilia. Oltre al glamour e ai vestiti da sera è stato presentato il primo film italiano fuori concorso “L’ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi.
Protagonisti assoluti del red carpet, la splendida madrina del Festival Sabrina Ferilli e i due interpreti principali del film, Elio Germano come sempre sorridente e poco interessato alle telecamere e la giovane talentuosa Alessandra Mastronardi, bellissima in un originale abito bianco.
Splendida anche Valeria Solarino attrice e compagna del regista Veronesi. Grandi applausi in sala per la pellicola che vuole ricalcare le gloriose orme della commedia all’italiana anni ’60 e che vede un Veronesi particolarmente ispirato. Come da aspettativa eccellente l’ interpretazione di Elio Germano, realistico nel ruolo di un uomo che nel corso della sua vita ha sempre rispettato le proprie idee e i suoi lavori a discapito della carriera e che da ultima ruota del carro ci racconta la storia della nostra Italia negli ultimi 40 anni.
Bilancio positivo per la partenza di questo ottavo Festival che promette di essere all’altezza delle scorse edizioni.
Profilo di Sara Peluso
Ho 23 e vivo a Roma anche se sogno di vedere il mondo. Curiosa come pochi non mi faccio mai i fatti miei. Scrivo di tutto ciò che mi circonda, che mi piaccia o no.
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