In 7 milioni abbiamo oggi e domani diritto e dovere di andare a mettere il nostro ideale sogno nelle urne. Pertanto ho scritto, in sintesi e ironicamente quello che oggi, peraltro piovendo, il populismo potrebbe dire (io l’ho pure scritto! populorum regressio!!).
Tante liste e se fossi nella Capitale dovrei organizzare la settimana per annotare e capire chi sono e perché sono candidati pur sapendo che la lotta è riservata a pochi e noti. Chi conosce i meandri politici saprà che conviene o……. Quell’oppure lasciamolo ancora, nonostante tutto è l’unica speranza , piccola, ma che deve rimanere.
Ovviamente si può sbagliare, la fiducia va ricambiata altrimenti si cambia, senza problemi, le ideologie basta le idee sempre!!
Bisogna partecipare se si abita in luoghi non popolosi al vedere come si organizzano, se accolgono persone e facce nuove, se tra lo scrivere il manifesto (ancora funziona?) e il parlare sui marciapiedi c’è la stessa sobrietà.
Lista civica, lista politica, lista….mettiti in lista, non è il tuo turno. Ma comiciamo a capire il valore della comunione e della collaborazione nella città, paese, poi vediamo se cambiamo anche il solito linguaggio del era meglio prima (ma anche allora lo dicevamo e oggi dobbiamo solo agire ognuno pensando al noi, come dice l’intervista di oggi sul Messaggero il pur sempre acuto Prof. De Rita!).