Se per caso vi trovate a Rotterdam per un week-end fuori porta, non dimenticatevi di fare tappa al Watt: il dance club di Rotterdam sostenibile. Un modello green di risparmio e rigenerazione di energia, ottenuta in modo autonomo per un quantitativo pari al 30 % del fabbisogno della struttura. L’energia meccanica prodotta dal movimento dei 1400 ballerini che l’edificio è capace di ospitare ogni volta, infatti, non va persa, ma viene trasformata in energia elettrica utile all’illuminazione del locale e alle altre facility. Le mattonelle che compongono il pavimento della dance floor sono sensibili alla pressione esercitata dal peso delle persone e slittano di un centimetro verso il basso ogni qualvolta qualcuno ci salta su, accumulando energia. Allo stesso tempo, il dj dalla consolle da via al gioco di luci interattivo rendendo visibili sul display, a tutti i presenti e in tempo reale, i dati sulla produzione energetica complessiva e dei singoli moduli, provocando la sfida tra i ballerini più bravi e soprattutto più “produttivi”.
Infine, il sistema di recupero dell’acqua piovana, dotato di una cisterna posizionata sulla tettoia del locale, consente di risparmiare il 50 % dell’acqua utile agli scarichi dei gabinetti, mentre il minimal waste bar, che serve solo bibite alla spina, utilizza led a risparmio, materiali riciclati ed ecocompatibili. Non resterà un’iniziativa estemporanea quella del Watt: si tratta, infatti, di un prototipo intelligente da replicare altrove per innescare un meccanismo virtuoso di diffusione di stili di vita sostenibili.