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La biblioteca e’ di moda

Creato il 27 marzo 2015 da Giovanistilisti
Moda italiana:  3 incontri per 3 libri.Primo appuntamento | I FASHION DESIGNER EMERGENTIvenerdì 27 marzo, ore 18.30MAXXI B.A.S.E. | INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTITre pubblicazioni sulla moda, tre viaggi di ricerca e di studio legati a temi di particolare interesse e attualità: da venerdì 27 marzo prende il via LA BIBLIOTECA E’ DI MODA ciclo di incontri realizzato al MAXXI in occasione della mostra BELLISSIMA L’Italia dell’Alta Moda 1945 – 1968 (fino al 3 maggio 2015), in La biblioteca è di Moda - MAXXI - www.giovanistilisti.itcollaborazione con la Biblioteca dell’Accademia di costume e di moda di Roma, la Biblioteca Universitaria Alessandrina di Roma, la Biblioteca di design industriale e della moda – Università IUAV di Venezia e la Biblioteca del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume di Palazzo Mocenigo di Venezia.In occasione della mostra e per tutta la sua durata, queste biblioteche hanno dato in prestito preziose pubblicazioni tra cui Una nuova moda italiana di Maria Luisa Frisa (Marsilio – Venezia 2011), Il bello e il buono. Le ragioni della moda sostenibile, a cura di Marco Ricchetti e Maria Luisa Frisa (Marsilio, Venezia 2011), e The art of fashion: installing allusions, (Catalogo della mostra al Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam 2009).Queste pubblicazioni diventano l’occasione per tre incontri dedicati a temi di particolare attualità nel mondo della moda.Venerdì 27 marzo alle ore 18.30 Maria Luisa Frisa, Andrea Lupo Lanzara, Gianni Serra e Sergio Zambon sono i protagonisti dell’incontro I fashion designer emergenti, realizzato sulla base degli argomenti trattati dal libro Una nuova moda italiana di Maria Luisa Frisa (Marsilio, Venezia 2011) che affronta il tema della nuova generazione di autori della moda italiana, una generazione che ama l’arte contemporanea e l’architettura, che si confronta con la moda, cosciente della necessità di un ripensamento radicale che superi l’etichetta del Made in Italy per ridefinirne l’identità. Nel testo Maria Luisa Frisa seleziona un gruppo di fashion designer, con un taglio critico preciso che rompe i vecchi schemi per definire quei caratteri inconfondibili che ancora oggi danno forma e continuità a quella specialissima e ricercata identità italiana.Maria Luisa Frisa Critico e fashion curator, è direttore del Corso di laurea in Design della moda e Arti multimediali all’Università IUAV di Venezia e presidente di MISA Associazione Italiana degli Studi di moda. Fra le sue ultime pubblicazioni: Una nuova moda italiana (Marsilio-Fondazione Pitti Discovery, 2011); Diana Vreeland After Diana Vreeland (Marsilio, 2012); Firenze Fashion Atlas (2014). Fra le ultime mostre: Diana Vreeland After Diana Vreeland (Venezia, 2012). Nel 2014 ha contribuito alla mostra e al catalogo The Glamour of Italian Fashion 1945-2014 (Victoria & Albert Museum, Londra).Andrea Lupo Lanzara Nato nel 1979 a Zurigo, trascorre la sua infanzia a Londra e poi a Roma, dove si diploma. Torna a Londra nel 1998, dove frequenta la European Business School, Regents College e si laurea nel 2002 in International Business Studies. Nel 2010, entra a far parte dell’Accademia Costume & Moda a Roma, prestigioso istituto di formazione per la Moda ed il Costume fondato da sua nonna nel 1964 e presieduta dal 1990 da sua madre, Fiamma Lanzara. Dal 2013 è il Direttore Generale.Gianni Serra Studia a Milano all’Istituto Marangoni. Dopo il diploma, lavora a Roma curando lo styling per libri di fotografia e riviste di moda. Si interessa di spettacolo e moda e realizza costumi per il teatro, collaborando con artisti. Da queste sperimentazioni nasce la voglia di aprire un suo atelier, dove fa nascere collezioni di pezzi unici con forti riferimenti all’arte. Tornato a Milano lavora, tra gli altri, per Borsalino e Loro Piana. Con la P/E 2010 presenta a Milano la sua collezione di prêt-à-porter che racchiude tutte le sue esperienze e che nasce dalla necessità di creare abiti fruibili ad un pubblico raffinato ma non elitario. Con la P/E 2010 partecipa come finalista al concorso WHO IS ON NEXT di VOGUE ITALIA. Dopo esperienze lavorative in Corea e Cina, dove lavora a stretto contatto con il comparto produttivo, nel 2012 decide di creare una sua struttura produttiva dove poter sperimentare liberamente sui suoi progetti e supportare nuovi e giovani designer nazionali ed internazionali, che vogliono intraprendere la sua stessa avventura.Sergio Zambon Ha iniziato come fashion designer per Fendi, prêt-à-porter donna e Fendissime, con cui ha continuato a collaborare anche dopo l’entrata del Gruppo LVMH, disegnando la collezione Fendi Uomo per tre anni. La sua pluriennale esperienza nel prêt-à-porter di alta gamma uomo/donna è accompagnata da un continuo lavoro di ricerca indipendente: dal 1997/98 crea il suo marchio come Zambon, esclusivamente presentato ai buyers e venduto internazionalmente, seguito dalla creazione del brand Softcore a cui dedica 4 anni. Riprende il suo marchio, questa volta come Sergio Zambon, presentando le prime due stagioni in una galleria d’arte a Milano (ex studio Fontana), per poi sfilare ufficialmente nel calendario della fashion week milanese. A questo si mixa l’attività di consulente per marchi sportswear, da Sixty a SPW Company. Dalla F/W 2012-13 per due stagioni disegna la Capsule Collection “Il mio Cappotto” per Max & Co. del gruppo Max Mara. Dal 2012 si concentra esclusivamente sul rilancio della storica maison romana Galitzine, disegnando tre collezioni con il nome Galitzine by Sergio Zambon. Come direttore creativo della maison, sceglie di rilanciare il marchio dapprima con una capsule collection di soli Pyjama Palazzo, item lanciato negli anni 60 dalla principessa Irene Galitzine, per poi portarlo a presentare una vera e propria Collection per due stagioni, che verrà venduta nei migliori retails del mondo. Attualmente è Head of Menswear del brand svedese Acne Studios.PROSSIMI APPUNTAMENTI Venerdì 10 aprile, ore 18.30 – LA SOSTENIBILITÀ E IL RICICLO NELLA MODA Venerdì 24 aprile, ore 18.30 – ARTE E MODAMAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo www.fondazionemaxxi.it – info: 06.320.19.54; [email protected] orario di apertura: 11.00-19.00 (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica) 11.00-22.00 (sabato) giorni di chiusura: chiuso il lunedì, il 1° maggio e il 25 dicembreUFFICIO STAMPA MAXXI +39 06 322.51.78, [email protected] 

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