Il creatore e mente di True Blood, Alan Ball, è in Australia per due on-stage conversation, a Sydney e Melbourne, dove spiega come la televisione sia più cresciuta e complicata rispetto al cinema,ed in grado di affrontare storie più sofisticate.
"In parte, è perché i modelli economici sono diversi, e in parte, perché hai ore e ore per raccontare una storia, dove invece, in un film si riducono a solo due ore e devi semplificare il tutto, fino alla sua pura essenza.
"Ritengo inoltre che in America, almeno, i film sono tutti destinati a quindicenni, e non c'è niente di sbagliato in questo, sono loro che sono comprano i biglietti, ma da adulto, sento che la TV è un luogo molto più accogliente, per una scrittura più complicata, adatta agli adulti”.
True Blood è basato sui romanzi di Charlaine Harris, ma alcune delle storie e dei personaggi, si discostano dai libri.
Ciò ha sollevato le ire di alcuni dei fan intransigenti dei romanzi, ma Ball dice, che sta creando una versione cinematografica dei libri, che ha esigenze diverse.
"C’è gente che ritiene che noi non siamo molto fedeli ai libri, ma non ci presto troppa attenzione”, dice.
"In definitiva, io lavoro con gli sceneggiatori dello show e cerchiamo, semplicemente, di fare ciò che riteniamo sia la miglior versione cinematografica dei suoi libri".
Inoltre, dice, i romanzi sono tutti dal punto di vista di Sookie Stackhouse, il che significherebbe che l'attrice Anna Paquin, avrebbe dovuto lavorare tutto il giorno, cinque giorni alla settimana, 12 ore al giorno”.
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