di Claudio Marsilio
RA : con Alain Soral è così…ha parlato tanto che ha bruciato tutte le mie domande… ma ne abbiamo altre, sicuramente. Quindi, avete acquisito una grande notorietà in Francia, sulla vostra pelle, malgrado una censura dei media mainstream. In Italia la vostra corrente di pensiero comincia a svilupparsi; possiamo immaginare un futuro europeo per Egalité&Reconciliation? Avete un progetto di diffusione…?
Dunque la lotta combattuta in Francia è contro l’UE e contro l’Oligarchia mondialista, ma Egalité et Réconciliation ha la sua specificità francese ed è la questione islamica, da comprendere attraverso la storia, come sempre.
La storia francese, sempre. In Italia è diverso, perché malgrado il sogno Mussoliniano, l’epopea eritrea non ha dato grandi risultati a livello di popolazione immigrata; quindi non è lo stesso, come non è lo stesso in Germania, dove al massimo c’è la questione turca etc.
Ma penso che si dovrà assolutamente avere dei punti di contatto fra i movimenti di dissidenza come E&R in Francia, e ciò che succede in Italia con movimenti come CasaPound o anche Beppe Grillo, altri movimenti…
E di contro bisogna diffidare di partiti come quello di quell’olandese…come si chiamava, Wilders? Ah, sì! Gert Wilders: questi soggetti sono delle trappole sioniste, che sfortunatamente catturano delle persone, perché la materia del discorso è buona, no? Ma è sempre la piccola differenza a fare tutta la differenza! »
RA : infatti siamo sorpresi che Marine Le Pen è andata a parlare con…
AS: «è per questo che non sono nel Front National. Ci sono stato un po’, ho avuto ragione di passarci perché ho avuto modo di…far uscire un po’ il FN dal suo dogma liberale che è stato una catastrofe e soprattutto che avrebbe ucciso il partito se fosse rimasto su quella linea, oggi. Quindi sono riuscito a farli muovere sulla questione sociale, ma sull’articolazione del trinomio “immigrazione, Islam e politica estera” hanno effettivamente delle tentazioni pro-sioniste che possono essere anche delle strategie comprensibili, perché oggi contrariamente agli anni ’70, ’80 è praticamente impossibile essere pro-palestinesi e anti-sionisti; non si arriverebbe ad un certo livello nella carriera politica senza essere sionista o non avreste posti di primo piano in Francia senza passare per il viaggio obbligatorio allo Yad Vashem!
Così come un tempo bisognava passare per la visita cattolica a Roma, per arrivarci…
Cosa che dico chiaramente nel saggio “Comprendere l’Impero”, cioè che la Shoah è la religione del Mondialismo e che il Golgota che ha rimpiazzato il Golgota del Cattolicesimo – che era la religione dominante delle teocrazie Monarchiche – è Auschwitz con le camere a gas.
È per questo che il Revisionismo è una questione politico-religiosa, cioè: “accettate o no la religione della Shoah come religione del NOM?” . Quindi come dicevo prima è il compimento attraverso il potere bancario del progetto del Vecchio Testamento. Progetto giudeo-protestante molto anticattolico e molto antislamico, per buona parte e quindi dovremmo spendere anche qualche parola a proposito della guerra all’interno dell’Islam, tra le differenti posizioni pro-sioniste o antisioniste, cioè tra un Islam di Resistenza al NOM e un Islam di collaborazione con il NOM; questo Islam collaborazionista, lo vediamo geopoliticamente, è essenzialmente wahabita e qatariota; wahabita per l’ideologia ( cioè takfirista, che non significa salafita: takfirismo è la giusta definizione ) e finanziato dal Qatar, o come diremo da quell’articolato mondo che definisco “islamo-sionista” Saudo/Qatariota, e poi l’Islam della Resistenza di cui fa parte effettivamente l’intero arco sciita.
Quindi come si vede siamo all’interno di una grande complessità, cosa che impone di fare un’analisi storica totalmente differente per comprendere il meccanismo attuale di dominazione e resistenza; capire perché il Revisionismo è una questione centrale al di là della Libertà di Pensiero, la libertà di ricerca etc. Qui si tratta di contrastare una crescente mitologizzazione, sistematica, evoluta di ciò che comunemente chiamiamo la Shoah, che è un tema creato intorno agli anni ’80 (non si parla di Shoah nel processo di Norimberga); un tema volontariamente religioso per fare della Shoah una religione mondiale che assolve Israele da tutti i suoi crimini e da tutte le critiche – che ricondurrebbero invece Israele nel suo mondo reale fatto di colonialismo, di razzismo, di persecuzione etc. – quindi nato per rendere Israele intoccabile. Lo si vede soprattutto dal risultato che ha ottenuto sul Congresso Americano, totalmente dominato dalla lobby pro-Israele (come hanno dimostrato i due ricercatori americani Mearsheimer e Walt, che hanno rovesciato la tesi di Noam Chomsky che vorrebbe un Israele portaerei degli Stati Uniti nel medio Oriente); potere acquisito e generato dal tradimento progressivo delle élite politiche americane – come quelle francesi – attraverso il lavorio delle lobby ebraiche sulla politica americana. Ed è una constatazione che possiamo fare vedendo l’assurdità di certe scelte totalmente contrarie agli interessi strategici americani o del popolo, come per la questione iraniana: gli americani non hanno alcuna ragione per avercela con gli iraniani, e noi ancora meno perché rappresentano un mercato economico molto buono ma gli israeliani ci obbligano ad avercela con loro fino a sfiorare la Terza guerra mondiale!
Dunque come vedete, abbiamo tutta questa serie di problematiche, articolate d’altronde nel mio libro “Comprendere l’Impero”, che bisognerebbe tradurre in italiano!! Perché lì affronto tutto, eh? Un libro che è stato censurato dalla critica ma che è già un best-seller per aver venduto più di 60mila esemplari. Letto da tutte le élite francesi, tradotto in Russia da Dugin, che sta per uscire in Corea del Sud, ma che in Francia NON ESISTE – anche se è un best-seller – nelle librerie. Siamo in quella tipica situazione in cui s’afferma che “il Re è nudo”, che corrisponde più o meno a quello che successe alla fine dell’URSS, dove c’era la Pravda, organo esistente grazie all’apparatchnik, che descriveva una società ufficiale, e poi il popolo russo che viveva in una società parallela; e questa società all’inizio era fatta di dissidenti, ma poi progressivamente è divenuta maggioritaria, statisticamente ed ideologicamente, e poi ad un certo momento c’è stato il tracollo. Ora, la domanda che ci poniamo oggi è: tutto finirà con una dittatura finanziaria mondialista – come ve l’ho dimostrata – sui popoli ( dittatura che sarà militare, come descrive Orwell ), oppure ci sarà una rivolta dei popoli? E a quel punto, le élite faranno come quelle Sovietiche d’allora? Si dissolveranno, si salveranno o cercheranno loro stesse di cavalcare il cambiamento? Cosa che è avvenuta infatti ai tempi dell’URSS: il partito Comunista decise che era finito il comunismo e sono stati loro stessi a passare all’economia di mercato per conservare i loro privilegi con un’altra faccia, come fu durante il periodo Eltsin.
Sono uno degli autori più conosciuti in Francia e più dibattuti poiché persino il Presidente ed il Primo ministro mi citano, quando ufficialmente io sono considerato un delinquentello marginale che nemmeno esiste; mi fanno bruciare i libri che edito ma alla FNAC se ne vendono a pile… Esce un libro ed è subito nella lista delle migliori vendite… Perché poi l’economia ha una sua propria logica, e poiché un testo vende, c’è commercio, questa logica mi protegge un po’. “Ci obbligate a vendere Bernard Henri Levy? Ma non si vende più!”
Dovete sapere che BHL – che ha il potere di far scoppiare le guerre in Francia – vende 4 mila esemplari del suo libro oggi, mentre io ne vendo 60 mila! Vedete la differenza… Lui è considerato il rappresentante del pensiero ufficiale dominante ed io invece sono un maledetto, un bruto, uno “strano”…perché, attenzione! Io sono tutto: psicopatico, tutto…tutto! Ridicolo, delirante, etc.»
RA : «Come Ezra Pound!»
AS : «ah sì, sì. In quel senso! Ed è scritto pure su “Le Canard enchainé” , vedete? Dei giornali critici del sistema… La perversione va molto, molto lontano! Persino “Le Monde Diplomatique” ha fatto un articolo contro di me, quando questo giornale è considerato uno strumento critico del mondo capitalista e neo-capitalista, cosa che mostra che tutto è integrato al giorno d’oggi: hanno fatto un lavoro che chiamo “la centrifuga della dominazione Oligarchica” cioè cacciare tutti quelli che la pensano diversamente a partire dal 1985, e oggi non ci sono che collaboratori, no? E degli imbecilli, quelli cioè che collaborano per sottomissione ed interesse, e coloro che collaborano per mancanza di cultura e intelligenza.
Non c’è più un pensatore indipendente nel Sistema. Il Sistema è totalmente chiuso, ma
E sarà come la Grecia oppure una sorta di… i francesi sono un popolo di rivoluzionari, sarà una sorta d’esplosione di qualcosa di nuovo, interessante, che non esisteva in Francia come nel 1789, nel 1830, nel 1848, 1871 etc. Ma in compenso ci sono cose interessanti che sono successe in Francia anche nel 1905, 1910, mi riferisco al circolo Proudhon, ossia il ravvicinamento tra monarchici e sindacalisti rivoluzionari. E come risolverà il problema il Potere? Con la guerra.
E questa è un’altra questione. La guerra potrebbe essere una soluzione, per l’Oligarchia, al problema… questa è la vera paura, ultima… Perché la guerra è la Terza, non è mica… Ne siamo sfuggiti per un soffio, con la questione iraniana, e sono stati gli israeliani che volevano spingere alla guerra…»
RA : «si, ma anche con la questione siriana siamo andati molto vicini, per fortuna che la Russia ha avuto un ruolo…»
Twitter @ClaudioMarsilio
(Continua)
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