Alan Solomons, head coach di Edinburgh (Courtesy: Ufficio Stampa Edinburgh Rugby/edinburghrugby.org)
Murrayfield Stadium (Edimburgo) – “Non posso dire che, tra le due squadre, ci sia stata una differenza stasera. Nel primo tempo meglio noi, nel secondo meglio Ulster. Ma il fattore determinante è il computo delle punizioni, che ci ha visto nettamente svantaggiati. 16-4 contro di noi, questo ha fatto la differenza stasera” esordisce così Alan Solomons in conferenza stampa dopo il match perso contro Ulster, l’ultima partita che Edinburgh disputerà al Murrayfield in questa stagione.
“Adesso non posso fare un’analisi approfondita, perché non abbiamo ancora avuto occasione di metterci con calma a rivedere quanto successo nella gara. Domani mattina ci troveremo alle 9.30, come al solito, e passeremo almeno tre o quattro ore nello studio di tutte le punizioni che abbiamo concesso e solo allora avremo tutti le idee più chiare. Dopo aver interpellato anche un ‘ref performance manager’ vedremo se ci saranno dei punti su cui dovremo focalizzarci con più attenzione, ma come ho già detto adesso non posso commentare le punizioni ma solo le statistiche che ci vedono nettamente penalizzati“.
“Ulster è una grande squadra. Sono al terzo posto in classifica, lo scorso anno hanno perso la finale di Pro12 e due anni fa sono arrivati in finale di Heineken Cup, giocano insieme da tanto tempo e hanno un game plan consolidato. Avevano delle assenze, come Rory Best, ma hanno potuto schierare giocatori come Tommy Bowe, mentre noi abbiamo dovuto fare a meno di tutti i nostri nazionali. Nonostante ciò, ribadisco, non ho visto una differenza sensibile tra le due squadre e questo va a nostro merito“.
“Per quanto riguarda i giocatori sostituiti, Dougie Fife ha preso un colpo alla mano mentre Mike Coman ha preso un colpo al collo. Il nostro staff medico, di cui ci fidiamo ciecamente, ci ha detto che era opportuno sostituirlo e noi abbiamo obbedito immediatamente; Tom Brown è uscito perché sanguinava, ma non è assolutamente nulla di serio“.