Posted 5 novembre 2013
di Lavdrim Lita
La Grecia deve abrogare la legge di guerra verso Albania – è quanto affermato dal Presidente della Repubblica, Bujar Nishani, lunedì 4 novembre, nel corso di una conferenza stampa congiunta con l’omologo greco, Karolos Papoulias, giunto a Tirana per una visita ufficiale di tre giorni. Questa “legge di guerra” è stata promulgata il 10 novembre 1940 dalle autorità greche perché l’Albania fu coinvolta nella guerra italo-greca essendo stata precedentemente occupata dall’Italia. In questa legge di guerra vengono descritti dettagliatamente i patrimoni confiscati come risarcimento per l’attacco alla Grecia.
Ovviamente la validità giuridica di questa “legge di guerra” è controversa poiché la parte albanese ha più volte richiesto l’attivazione di una legge abrogativa che ne comportasse la perdita di vigore, mentre puntualmente da parte greca l’abrogazione è stata considerata implicita dopo che i due paesi hanno un Trattato di reciproca Amicizia dal ‘96. Il presidente albanese Nishani ha chiesto che “il parlamento greco abolisca la legge di Guerra, ancora in vigore formalmente e che tiene sotto sequestro conservativo i patrimoni degli albanesi”. Un riferimento alla popolazione cam, cacciata dalla Grecia occidentale al termine della seconda guerra mondiale, con l’accusa di aver collaborato con i fascisti e i nazisti, anche se erano sotto occupazione prima fascista e poi nazista.
Tuttavia tra i due presidenti si e’ parlato anche di altre questioni importanti comedelimitazione dei confini marittimi fra l’Albania e la Grecia che continua a pesare sulle relazioni bilaterali. “Noi siamo disposti ad una comune soluzione in rispetto alle normative internazionali e alla legislazione interna dei rispettivi Paesi”, ha dichiarato il presidente albanese della Repubblica Bujar Nishani. Un accordo firmato nel 2009 fra Tirana ed Atene venne respinto un anno dopo dalla Corte costituzionale albanese, poiché ritenuto in violazione ai trattati internazionale e alla costituzione del paese. Atene sostiene che servirebbe solo rivedere alcuni aspetti del vecchio accordo, che le autorita’ albanesi considerano pero non avere più nessun valore.
Ma il presidente greco Papoulias ha offerto anche una soluzione in chiave europea, visto che “le politiche integrate marittime saranno le priorità della presidenza greca e italiana dell’Unione europea”, il prossimo anno. Papoulias ha promesso intanto “il sostegno di Atene ad un avanzamento energico del percorso di integrazione europea di Tirana”.
Inoltre, Papoulias ha detto che la conversazione tra i due presidenti è stata incentrata anche la situazione nella regione, e soprattutto il ruolo della politica estera greca, in particolare su questioni di Cipro e Macedonia. Per quanto riguarda la Macedonia, il presidente greco Papoulias ha detto ha sottolineato che lo scopo di trovare un nome di utile e accettabile per entrambe le parti. Il presidente albanese ha aggiunto che la Grecia deve considerare la volonta per riconoscere l’indipendenza del Kosovo.