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Alberi monumentali, albero delle melanzane e semi di Solanum torvum (di nuovo) a volontà!

Da Gianni

Semi di Solanum torvum (di nuovo) a volontà!
Due ottime notizie. La prima è che il concorso “fotografa gli alberi monumentali e ricevi i semi di Solanum torvum” inizia a dare i suoi frutti: durante la breve sosta natalizia ho ricevuto 9 email da altrettanti lettori che hanno fotografato e censito un totale di 11 alberi monumentali sparsi per la nostra Penisola e che nei prossimi giorni andranno ad arricchire la mappa delle piante.
La seconda è che altro che i miei pochi e pallidi frutti di S. torvum! (delle quali mi sono spocchiosamente vantato il mese scorso): poco dopo Natale, direttamente da Palermo, mi è arrivato un pacco postale pieno zeppo dei suddetti frutti. Mittente chi se non il grande Giuseppe Marino, vecchia conoscenza di questo blog? Non smetterò mai di ringraziare Giuseppe per la sua generosità (cercherò di farlo, almeno parzialmente, con uno dei prodotti più famosi della mia regione…) e per aver rimpinguato le mie scorte di semi della solanacea più famosa sulle pagine di questo blog (e non solo), scorte che metto come sempre a disposizione di tutti coloro che vorranno partecipare al concorso.
In molti continuano a chiedere i semi direttamente e senza partecipare al Contest, forse tratti in inganno dal vecchio post o più semplicemente perché di passaggio su questo blog. Capisco in pieno queste richieste, del resto più che lecite (di certo tentar non nuoce!), ma cercate comunque di capire la mia posizione.
A parte il fatto che il concorso mi serve per fare una ragionevole selezione (non posso certo spedire migliaia di buste all’infinito!), il problema a questo punto è che già più di 30 lettori hanno partecipato al fotocensimento, rispettando le regole e meritandosi il premio in palio, e ogni altra forma di distribuzione dei semi sarebbe come minimo una mancanza di rispetto nei loro confronti. E poi, forse il motivo principale, ritengo gli alberi monumentali un patrimonio incommensurabile del nostro Paese e dal piccolo spazio di Florablog faccio di tutto per valorizzarli e far conoscere questo tesoro al maggior numero di persone.
Infine, diciamoci la verità: non è che ci faccio i soldi (e già che a venderli ci farei un po’ di business, percentuale a Giuseppe inclusa… ;-) ), né tantomeno chiedo qualcosa di trascendentale, non fatevi trarre in inganno da difficoltà spesso inesistenti, la cosa è molto più facile di quanto possa sembrare.
Provate così:
Raggiungete il vostro motore di ricerca preferito e scrivete nel campo di testo e tra virgolette la scritta “alberi monumentali” seguita dal nome della vostra località (oppure della vostra regione) in modo del tutto simile a quello che potete vedere nell’immagine qui sotto.
Motori di ricerca

Appena premuto il tasto “invio” vi verrà restituita una pagina di risultati nella quale, nella stragrande maggioranza dei casi, troverete una caterva di segnalazioni di alberi monumentali molto vicini a dove abitate e comunque non più lontani di qualche decina di chilometri di distanza. La cosa è quasi matematica perché una delle fortune dell’Italia è quella di avere il proprio territorio cosparso, in maniera tutto sommato uniforme, da almeno un migliaio di alberi che, per un motivo o per un altro (dimensioni, età, storia, rarità, contesto paesaggistico o architettonico ecc.), sono ritenuti di un’importanza degna di nota. Provate voi stessi e vi renderete conto che la cosa risponde alla realtà.
Una volta individuato il vostro “obiettivo” non vi resta che raggiungerlo con una macchina fotografica digitale (oggetto che nel 2011 immagino presente nella quasi totalità delle case degli italiani) e scattare qualche foto e più precisamente: un totale dell’albero, un primo piano del suo fusto, alcuni particolari a vostro gusto e, se possibile, una foto con voi (o chi per voi) di fianco alla pianta, scatto quest’ultimo che aiuta a capire le reali dimensioni del soggetto fotografato (oltre che a mettere la vostra “firma” sul censimento).

Il più è fatto: copiate le foto dalla macchina fotografica al pc e con il vostro client di posta elettronica preferito speditele a: alberimonumentali[chiocciola]florablog.it insieme alle informazioni che avete eventualmente raccolto sulla pianta e, obbligatoria, alla geolocalizzazione della stessa, indispensabile per poi posizionarla nella mappa del fotocensimento. “Geolocalizzache?” potrebbe obiettare qualcuno. Anche qui l’operazione è molto più facile di quanto si possa credere. All’indirizzo http://maps.google.it/ trovate le dettagliatissime mappe che il più famoso motore di ricerca del mondo mette a disposizione dei suoi utenti; l’intuitiva interfaccia che vi troverete di fronte è davvero molto semplice: nell’unico campo di testo a vostra disposizione non dovrete fare altro che digitare il nome della località nella quale è presente l’albero e in men che non si dica la zona in questione apparirà sul vostro monitor. A questo punto cliccate su “Link” in alto a destra (indicato nella foto sotto con la freccia a), copiate l’indirizzo indicato dalla freccia b e incollatelo nella mail con la quale spedite le foto (cliccate sull’immagine qui sotto se volete visionarla ingrandita).

Albero su Google Maps

Stop. Non serve altro se non il vostro indirizzo, quello vero, al quale spedire gli agognati semi. Tutt’altro che difficile, no?
Questo non è che il metodo principale, quello cioè che si basa sulle informazione (tantissime) presenti sulla Rete, ma potete provare anche altre vie, per esempio consultando la sede del Corpo Forestale a voi più vicina dove troverete di sicuro molte informazioni relative agli alberi monumentali, oppure consultando i libri della vostra zona dedicati all’argomento (spesso curati dal Corpo Forestale stesso) o ancora affidandosi alla memoria dei più anziani che spesso conoscono il territorio come le proprie tasche, alberi monumentali compresi.
Mi sembra di aver scritto tutto, (forse in modo un po’ arzigogolato ma comunque comprensibile), non vi resta che iniziare la vostra ricerca (magari approfittando dell’occasione per una gita fuori porta come si faceva un tempo) e ottenere i semi in tempo per la semina primaverile: buona caccia!

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