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Alberobello: resta l’ultimo uomo che ripara i trulli

Creato il 17 marzo 2014 da Moveup

Scritto da: Nina Catalano 17 marzo 2014 in Design Inserisci un commento 45 visite

trulli-trullari- uomo che ripara i trulli

Non ci sono soldi e a breve non ci saranno più i trullari...

I Trulli di Alberobello rischiano di non avere più nessun “trullaro” (possiamo definirli così coloro che riparano i trulli?). La notizia è apparsa di recente su di una nota rivista online che ha intervistato l’ultimo uomo in grado di provvedere alla manutenzione dei Trulli.

Il fatto è molto grave se non preoccupante, se si pensa che Alberobello con le sue singolari abitazioni, è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Il Trullo è infatti una antica abitazione in pietra secca capace di restare fresca in estate e accogliente in inverno.

Conosciamo più da vicino l’uomo che ripara i Trulli

Roberto Panaro si definisce un uomo molto fortunato per via del mestiere che fa. In città lo conoscono tutti ed è molto amato, tanto che quando lo incontrano per strada, lo salutano in tanti come una Star.

Lui stesso si definisce Mastro Trullaro!

Roberto è nato e cresciuto ad Alberobello, dei Trulli ne conosce pregi e difetti, ma soprattutto li conosce tutti, sono più di 6.000.  La vita di Roberto si è incastrata come le pietre dei trulli (a secco) in questa terra, grazie alla scuola ricevuta da Pasquale, ad oggi, gli unici due trullari d’Italia.

Il mestiere di Mastro trullaro: delicato come il patrimonio che maneggia

L’ uomo che ripara i trulli o (trullaro) è un mestiere molto tecnico che però non si porta avanti solo con la manualità.  Tra Roberto e i trulli infatti è nata una sintonia tale da far comprendere al suo occhio e al suo cuore, quando un trullo necessita la manutenzione e  che tipo di manutenzione necessita, “in base a come è messa la pietra” dice Roberto.

Ad oggi Roberto ha solo un allievo, perché i giovani non vogliono lavorare i trulli. “Dicono che sia un mestiere molto stancante ed è vero, perché la sveglia al mattino suona molto presto, e per modellare bene le pietre, bisogna usare il martello e quindi, spaccarsi la schiena”

Roberto oggi ha 42 anni, ma se nessuno si cimenta nell’imparare da lui questo mestiere, i Trulli rischiano di rimanere senza un Mastro Trullaro.

Roberto non solo è preoccupato per le sue creature, ma ha anche avanzato delle ipotesi e delle soluzioni. Ha proposto dei corsi di formazione, per diventare Mastro Trullaro, ma l’amministrazione pur sposando l’iniziativa, ha sempre risposto con una frase che ormai l’intero stivale conosce bene: “Non ci sono soldi”!

 


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