Magazine Cinema
Dublino, XIX secolo.
In un albergo della città vive e lavora Albert Nobbs, cameriere discreto e attento, gran lavoratore e persona riservatissima. I clienti adorano le premure di Albert, la padrona dell'albergo lo considera un punto fermo, ma nessuno di loro sa che il minuto signor Nobbs nasconde un enorme segreto: è in realtà una donna, che per mantenersi si finge un uomo da anni.
Può un film basarsi esclusivamente sull'interpretazione della sua protagonista? Glenn Close, che ha già interpretato questo ruolo a teatro nel 1982, ha fermamente creduto nel suo progetto: non si è infatti limitata a recitare nel film, ma l'ha anche prodotto e contribuito alla sceneggiatura. Una tenacia che testimonia la - legittima - voglia dell'attrice di veder finalmente riconosciuta la sua brillante carriera con un premio prestigioso: la Close, pur avendo ottenuto numerose nomination al premio Oscar, non ha mai vinto l'agognata statuetta.
Ma una straordinaria interpretazione e la voglia di un premio non possono rendere un film grande: nonostante la Close offra una prova di altissimo livello, risultando convincente non solo per il trucco riuscito e il lavoro sulla postura, ma soprattutto per l'umanità che trasmette attraverso lo sguardo timido, impaurito e sincero del suo personaggio, il film non decolla, appiattendosi sulle spalle della sua protagonista e non sfruttando temi ed occasioni che avrebbero potuto rendere la pellicola grande. Ambiguità sessuale nell'ambiente puritano dell'Irlanda di fine ottocento, travestitismo, omosessualità, disumanità della condizione femminile in assenza di marito: la carne a fuoco e le possibilità erano tante, ma sono appena accennate e non approfondite.
I personaggi sono inoltre appena accennati, risultando spesso inutili ai fini della trama: superflua la comparsata di Jonathan Rhys Meyers nei panni di un visconte dai gusti sessuali particolari e privi di spessore i giovani camerieri Helen (Mia Wasikowska) e Joe (Aaron Johnson). Convincente invece il sempre eccellente Brendan Gleeson nonostante il personaggio monodimensionale del dottor Holloran.
Restano comunque i bei costumi, le scenografie curate e la grande prova di Glenn Close. Il resto è un'occasione sprecata.
Glenn Close e Mia Wasikowska
La citazione: "Penso che voi siate l'uomo più strano che abbia mai incontrato"
Hearting/ Cuorometro: ♥♥
Titolo originale: Albert Nobbs Regia: Rodrigo Garcia Anno: 2011 Cast: Glenn Close, Mia Wasikowska, Aaron Johnson, Janet McTeer, Brendan Gleeson, Pauline Collins, Brenda Fricker, Jonathan Rhys Meyers
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