Difficile commentare una cosa del genere. Gabriele Albertini è in politica da 15 anni, dopo mille cariche in Assolombarda, Federmeccanica ecc, ma non se vuole andare. Anzi. Esige un’altra poltrona. Perché? Perché è un fedele servitore della Chiesa e del capitale. Un tizio che affonda nel danaro, un europarlamentare eletto con i voti procurati dalle tivì di Berlusconi, imposte prima con una legge incostituzionale, poi con la Mammì, poi regalate irregolarmente dallo Stato al cavaliere condannato e interdetto dagli uffici, quel tizio cioè Albertini viene a dirci che rappresenta l’onestà? Che è impolitico ma politico? Che lavora non per i cittadini, non per le famiglie, non per le imprese, ma per i poteri esterni che lo controllano, come la Chiesa cattolica e le solite cordate economiche, i soliti potentati locali? E’ grazie a tizi del genere che, come ha detto Ambrosoli (moderatissimo personaggio), la criminalità organizzata non ha trovato molti ostacoli per inserirsi nel mercato lombardo. Ma per piacere… La presenza di Zanolli e Perri dimostra che il candidato vale pochetto ma dopo ma la sua campagna elettorale sarà dispendiosa. Il comunicato è qui sotto, dopo le onorificenze di Albertini Gabriele, eletto europarlamentare con 144mila voti nel 2004 e con 67 nel 2009. Simpaticamente, votò contro la risoluzione Cappato, che passò nell’europarlamento nel 2008 perché fossero pubblicate sul web le presenze degli eletti. Alertini e il Pdl votarono con gli assenteisti, tutti ben pagati coi soldi nostri ovviamente. Il Grand’uff. fa parte della delegazione per i rapporti con Israele quindi chissà con quanto amore ci parlerà della striscia di Gaza e dei suoi abitanti.
Chi rappresenta uno che è insignito dei seguenti titoli medieval-imperialisti-esoterici? Si presenterà con la Durlindana?
Venerdì alle 18, il teatro Filo ospiterà un incontro pubblico che vedrà la presenza dell’ex sindaco di Milano e candidato alla presidenza della Regione Lombardia Gabriele Albertini. Albertini presenterà il libro-intervista “L’onestà al potere. L’impolitico che ha cambiato la politica”.
Oggi, intanto, Albertini ha fatto una dichiarazione con la quale ha messo nel mirino il segretario della Lega, Roberto Maroni, candidato del Carroccio alla successione di Roberto Formigoni. “Fa effetto – ha detto Albertini – un candidato alla presidenza della Regione Lombardia che ha una condanna come Maroni”. Poi è tornato a parlare della sua lista, che “deve essere civica e non apparentata. Non voglio coalizioni predeterminate perché voglio fare un governo indipendente dai partiti”. Ribadisce che non parteciperà a eventuali primarie di coalizione: «Non le faccio». Infine, allargando l’orizzonte, ha parlato di un Monti bis. “E’ l’unica soluzione – dice -. Nel mio Pantheon c’è Monti, assolutamente. Ho una stima sconfinata per lui, ammiro molto come sta governando il Paese”.
Ricordiamo che l’iniziativa di venerdì è promossa dall’associazione Lombardia per le Riforme. Interverranno all’incontro anche il sindaco di Cremona, Oreste Perri; Paolo Bianchi, in rappresentanza di Fermare il declino; Roberto Dall’Olmo (Italia Futura); Felice Troiano (laboratorio Polide). Il dibattito sarà moderato dal direttore de “La Provincia” Vittoriano Zanolli.