Alberto Zambelli ama la moda e ha obiettivi lontani, obiettivi circoscritti dove il sole sorge e dintorni. Studia moda e, concluso il suo percorso formativo, inizia a lavorare per importanti nomi come D&G; e Versace. Nel 2007 emerge al concorso Fashion Incubator indetto da CNMI e fonda la sua prima maison "Archivio Privato". Piace molto nei Paesi asiatici e ciò gli permette di diventare direttore creativo per brand che spopolano in Giappone e Cina. Nel 2013 decide di dare vita al suo brand dove si vanno a prediligere materiale preziosi e linee pulite. Oggi, Alberto Zambelli si legge e guarda i suoi lavori su Cosmopolitan Armenia, Style.it, Schön Magazine, Gioia, Amica, insomma, magazines che masticano la moda in tutte le salse e che questo mondo lo conoscono e ci sguazzano dentro alla grande.
- I caratteri distintivi della sua moda?
Minimal, decorativa e sartoriale.
- A settembre ha presentato una collezione pop e per questa Milano Moda Donna cosa ci dobbiamo aspettare?
La prossima collezione è ispirata alla Marchesa Casati in viaggio sull’Orient Express.
- Chiude la settimana della moda donna di Milano, cosa si augura da questa nuova collezione?
Da questa nuova collezione mi auguro di avere ancora più visibilità soprattutto nei paesi asiatici, che sono, per il mio brand, i mercati di riferimento.
- Ho visto a settembre molte geometrie, quali sono i tagli che secondo lei esaltano la donna d’oggi?
La donna d’oggi, a mio parere, ha il desiderio di un’eleganza sobria, fatta di linee semplici, che accarezzano il corpo con dettagli riconoscibili.
- A proposito di donna, le sue collezioni a che tipologia di donna sono rivolte?
Le mie collezioni sono rivolte ad una donna raffinata ed elegante.
- Molti giochi con le trasparenze a settembre, ora invece con cosa si giocherà?
Ci saranno trasparenze anche nell’invernale, ma scaldate dalla maglieria, a cui vengono sovrapposte.
- I tessuti che vedremo in passerella?
Vedrete jacquard dalle nuove geometrie, velluti stampati, organze agugliate, cachemire ricamati a cristalli, alpaca a pelo lungo.
- Ed il mood?
Una moderna Marchesa Casati in viaggio sull’Orient Express.
- Ho sentito che tra i suoi progetti c’è quella di creare una capsule per Uomo, a che punto è?
L’appuntamento è per la prossima stagione.
- Prima D&G;, Versace ed Extè, a quale di questi brand è più affine stilisticamente ed invece quale avrebbe voluto conoscere più da vicino al di fuori di questi appena citati?
Il mio stile rappresenta la sintesi di diverse esperienze, per cui non mi riconosco in un marchio in particolare.
- La Cina ed il Giappone la amano, cosa trova di stimolante nel curare la moda in questi Paesi totalmente diversi dal nostro?
La cosa più stimolante è proprio la diversità di stili che Cina e Giappone richiedono e la sfida sta proprio nella capacità di interpretare un brand e di mixare il modo europeo con le esperienze dei mercati asiatici.
- Quali sono le somiglianze e differenze stilistiche tra Cina e Giappone e tra queste due con l’Italia?
Cina e Giappone sono due paesi molto diversi. La Cina ama un prodotto immediato sia nel colore che nella forma e che segua le tendenze della stagione, mentre il Giappone guarda molto di più alla scelta del materiale e alla cura del dettaglio anche all’interno del capo.
- Ha da poco fondato il suo brand, cosa si aspetta da questa nuova avventura? Sogni a cui sta lavorando?
Ogni giorno il sogno è realtà, perché amo il mio lavoro più di ogni cosa, e vivo la grande passione e dedizione con l’entusiasmo del primo giorno.
Le immagini presentano alcuni look della collezione presentata a Milano Moda Donna - Febbraio 2015