Allora, cominciamo dicendo subito che Scheduled in advance si dice “pianificato in anticipo”. Nel senso che questo post che voi leggete ora e’ stato scritto qualcosa come una settimana e piu’ fa, solo che l’ho pubblicato con ritardo usando la funzione di wordpress che postpone gli articoli.
E dunque, visto che questa e’ una replica, che ne dite se riporto ai fasti un vecchio post ormai perso nella memoria?
Erano i tempi dell’Australia, ricordate. Stavo per partire per il Giappone, era la mia prima volta qui. Avevo deciso di partire a causa di una giappina di cui mi ero follemente innamorato, non ricambiato. E infatti lei poco prima della mia partenza si era trovata un altro, e io ero rimasto con il biglietto aereo in mano a cercare di trovarci un qualche impiego.
E scrissi:
******
Mentre le prove etilometriche per le strade hanno portato la gente a farsi di coca per passare indenne i controlli.
Mentre l’Italia restituisce una statua romana alla Libia, e tu hai voglia a chiedere la Gioconda alla Francia.
Mentre gli ultra’ prendono il treno senza biglietto e invece di prendersi cinquecentomila manganellate sulla schiena fanno cinquecentomila euro di danni.
Mentre i governanti si stringono amichevolmente la mano alle riunioni del G8 e poi quando ognuno torna a casa propria scoppia il finimondo, ed il tutto e’ concertato sempre e solo da interessi economici.
Mentre si puo’ circumnavigare completamente il polo nord per la prima volta a memoria storica d’uomo, e gli orsi polari annegano al largo degli iceberg che si sciolgono.
Mentre queste ed altre infinita’ di morti, nascite, amori, dolori, gioie e sofferenze accadono intorno a te, tu ti svegli la notte, di soprassalto. Nel buio vai in bagno, accendi la luce, sei davanti allo specchio.
In quei momenti la situazione del mondo ti pesa poco o nulla, e ti rendi conto di quanto tempo perso, di quante cose inutili stai facendo. Di quanto poco conti il mondo, quando ti ritrovi davanti ad uno specchio.
Stai per vivere una nuova avventura in Giappone. Il semestre sabbatico che hai sempre sognato e che ti puoi prendere alla faccia del mondo là fuori. Sei un ingegnere arrivato, sei brillante e fortunato. Questo ti dovrebbe bastare. Questo ti bastera’.
Ma ancora, quando abbassi la guardia, ecco quel pensiero che ritorna. Distogli lo sguardo, eviti lo specchio, ma ormai e’ troppo tardi
Chissa’ dove sei
Chissa’ come stai
Chissa’ se sei felice
Chissa’ se mi hai mai pen…
STOP.
Ti blocchi. Per un istante resti a fissare il lavandino, il porta asciugamani. Poi scuoti la testa, sorridi. E pensi
Chissa’ quando te ne vai a fanculo…
Eccolo, l’albino che vogliamo. Torna a letto, coglione, che domani devi andare al lavoro!