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Albo consulenti finanziari, nasce il nuovo organismo unico

Da Mrinvest

E’ stata ufficializzata la creazione del nuovo Albo consulenti finanziari unico, alla cui tenuta e vigilanza sarà deputato l’APF.

Albo consulenti finanziari, nasce il nuovo organismo unico

Tanto tuonò che piovve: nasce finalmente l’Albo consulenti finanziari.
E’ dal 2007, da quando è entrata in vigore la Mifid, nella quale era prevista la costituzione di un apposito Albo dei consulenti finanziari indipendenti, che si discute e si rimanda.   La creazione dell’Albo è stata prorogata diverse volte e si è anche fortemente polemizzato contro la lentezza burocratica che limitava lo sviluppo di questa nuova professione.

Esisteva già l’APF (Albo dei Promotori Finanziari), ma non l’Albo dei consulenti finanziari indipendenti, una professione che si differenzia in modo sostanziale da quella della promozione finanziaria.

Il Governo Renzi e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno dunque pensato bene di inserire nel Decreto Legge “Competitività” (che dovrà essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale) la nuova normativa che regola la costituzione dell’Albo consulenti finanziari e la sua attività.

Diverse sono le novità del nuovo Organismo unico.

> Anzitutto c’è un “ritorno all’antico”: gli attuali promotori finanziari, che in un passato pioneristico si autodefinivano “consulenti finanziari”, ritornano ad essere chiamati istituzionalmente “consulenti” e non più promotori.

> Il nuovo Albo consulenti finanziari sarà unico e si comporrà di tre sezioni ben distinte (ogni sezione è inoltre suddivisa in sezioni territoriali):
1) Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (attuali promotori finanziari).
2) Consulenti finanziari indipendenti, intesi come persone fisiche.
3) Società di consulenza finanziaria.

> La tenuta dell’Albo e i compiti di vigilanza (quest’ultima attualmente curata dalla Consob), saranno affidati all’APF.

Per il perfezionamento dei nuovi regolamenti ci vorranno tempi tecnici nell’ordine di parecchi mesi, ma è importante che si sia concluso un iter lungo e travagliato.  

La speranza è che la costituzione di un Albo unico ed i cambiamenti conseguenti possano rappresentare una risposta positiva per la tutela dei risparmiatori e per il futuro della consulenza finanziaria nel nostro Paese.


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