L’espressione molto antica “nosce te ipsum” significa conosci te stesso da un punto di vista non religioso, né mistico, ma intensamente introspettivo.
Ed è proprio questo il vero senso dell’alchimia e del pensiero ermetico.
L’Alchimia non si proponeva di risolvere un problema chimico bensì spirituale, anche se alcuni avidi sperimentatori fraintesero il senso fondamentale, cercando di convertire i metalli vili in oro, ma il metallo vile di cui si parlava non era altro che la mente dell’uomo. Per l’oro alchemico si intendeva l’oro dell’Intelligenza Mercuriale privata di ogni impurità metallica, ovvero del pensiero corrotto. Un altro termine che si usava per definire la conoscenza era la pietra filosofale.
La parola “ermetismo” non definisce una chiusura, un tappo, un suggello che impedisca il passaggio dell'aria, anche se una parte degli alchimisti ritenevano di dover tenere ermeticamente nascosti certi segreti per arrivare alla pietra dei filosofi. Con il termine “ermetismo” si definisce una forma di pensiero filosofico, un modo di sentire e di vivere che affonda le sue origini nell’antico Egitto e che in seguito, contaminandosi con la civiltà greca classica, ha aperto la strada a riflessioni e a vaste produzione di carattere filosofico e teologico, raccolte nel così detto Corpus Hermeticum. Si tratta di una serie di testi raggruppati e ordinati in età bizantina, scelti probabilmente per la loro ispirazione filosofica e l’assonanza delle dottrine presentate con gli elementi della cultura cristiana. L’idea fondamentale proposta dai testi ermetici è quella dell’unità del tutto, sulla quale si fondava una visione olistica della realtà. A Ermete, antico dio greco, corrispondono Thot egizio e Mercurio latino. Nel tentativo di creare una liturgia della Chiesa, molti riti e simbolismi pagani, indicanti le verità eterne, furono introdotti nel Rituale Romano, quindi l'antica mitologia è come fosse un’enorme enciclopedia teologica nella quale le divinità rispecchiano le forze e l'energie della Natura. Ermete, ambasciatore tra le divinità e l'uomo, rappresenta il legame tra il mistero della Natura e la comprensione umana; nelle religioni cristiane corrisponde allo Spirito Santo. Queste verità eterne costituiscono il così detto mondo archetipico, cioè la memoria collettiva, un qualcosa riconoscibile da tutti a livello inconscio e genetico.Per un’artista che si approccio all'interpretazione dei simboli alchemici, come nel mio caso, l'alchimia può diventare una ricerca infinita.
Lolita