Lui mi capisce
Così, in ordine sparso. Non sono tutte, ma nella vita non si può mica stare sempre infastiditi.1) Quella che un giorno mi ha detto: "Senti, mi dici come si fa a diventare traduttrice? No, sai, perché mi servirebbe proprio un lavoretto adatto a una che non ha davvero bisogno di lavorare..."2) Sentir raccontare in questa bella intervista che una collega francese si è comprata una casa con i suoi guadagni di traduttrice.3) Le recensioni in cui non viene citato il nome del traduttore (l'ho già detto un sacco di volte, lo so).4) I titoli di articoli sulla traduzione che contengono le noiosissime espressioni "lost in translation" e "traduttore traditore". Ultimamente mi è venuta in uggia anche "la vita agra" di bianciardiana memoria. E su, dai, un po' di fantasia!