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Alcune note sui Disturbi del Sonno

Creato il 24 ottobre 2012 da Weesh_growing_ideas @Weesh_web

Il sonno è per ogni essere vivente, e perciò anche per l’essere umano, un frangente indispensabile di soddisfazione e di recupero delle energie disperse durante il corso della giornata.

Esso in realtà stimola e influenza diversi processi di sviluppo e svariati fattori cognitivi come per esempio la fissazione in memoria degli accadimenti e delle nozioni elaborate nel corso della giornata.

Il sonno è basilare per il ristoro non solo fisico, ma anche e soprattutto per il recupero delle funzionalità psico-cognitive. Nello spazio di tale risolutivo momento in realtà avvengono una sequela di meccanismi a livello del sistema nervoso come per esempio, e particolarmente, la codificazione dei dati acquisiti nella parte mnemonica nel corso della veglia e l’eliminazione di quelli in eccesso; una specie di riassetto e ripulitura dei nostri circuiti e componenti cerebrali, quando i dati utili e impiegati vengono mantenuti, invece quelli ridondanti e inutili vengono cancellati.

Tutto ciò fa agevolmente capire l’indispensabile esigenza di avere e difendere un sonno neuropsicologicamente e materialmente confortante.

Il segno che può far risalire alla manifestazione di disturbi del sonno è la sensazione da parte dell’individuo di un riposo qualitativamente e/o quantitativamente inadeguato e/o deludente. La sintomatologia può essere varia, i 10 sintomi più comuni di disturbi del sonno sono quelli più classici e caratteristici.

Quindi laddove l’individuo non riesce a ottenere giovamento dal riposo in quanto dorme troppo poco, oltremisura, scorrettamente, o con frequenti e repentini risvegli o sogni angosciosi e/o oppressivi, si può pensare sulla presenza di un disturbo del sonno.

Pare che tali malanni si manifestino dopo un’eventuale sfasamento dei meccanismi di concepimento o di registrazione del ciclo sonno-veglia provocato da motivi psicologici e ambientali.

La quantità e la qualità del sonno necessarie all’organismo sono parecchio soggettive, e proprio per questo cambiano da persona a persona; per di più esse possono cambiare secondo l’età e/o la esistenza di fattori soggettivi come forti stati di preoccupazione, problemi socio-familiari o di motivi esterni, come ad esempio esplicare un incarico logorante o di forte responsabilità ovvero riposarsi in un luogo percepito come pericoloso o in ogni modo inospitale.

Tali situazioni possono perciò fruttare stati psico-emotivi di timore e/o tensione e dunque diminuire sia la quantità che la qualità del sonno. Ecco perché, alle prime avvisaglie, è opportuno ottenere una diagnosi di disturbi del sonno.


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